Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

Teatro, musica e letteratura "aspettando la notte" al liceo classico di Saluzzo

SALUZZO

  • Foto
  • Foto
Condividi FB

Al liceo classico Bodoni di Saluzzo, in provincia di Cuneo, si è tenuto l'evento "Aspettando la notte...al Classico": un incontro per presentare gli studi classici e gli allievi in una versione inedita. Due i fili conduttori della serata. Il primo ha iniziato a svolgersi nell'aula magna, ed è stata la musica. Dalle arcane raffigurazioni mitologiche che compaiono su un reperto ceramico si è indagato il tema del dionisiaco e della musica nel mondo greco, attraverso la lettura delle fonti letterarie. La conferenza è stata tenuta dall'ex allieva Greta Gerthoux, ora iscritta all’Università di Pavia e alunna del Collegio Ghislieri.

"Ma musicale è anche, in parte, il nostro liceo: alcuni alunni delle prime classi hanno provato a raccontare in un video, unendo linguaggi diversi, quello che per loro rappresenta questa esperienza. Non sono mancate le esibizioni musicali dei nostri studenti, che ormai sono una tradizione. Sono intervenuti il coro e la piccola orchestra del liceo per farci entrare nell’atmosfera natalizia e preludere al momento del rinfresco".

Il secondo filo conduttore ha legato invece tre momenti distinti. Il primo, nell’aula del primo piano, ha visto nuovamente all’opera il laboratorio teatrale del liceo Bodoni, con la rappresentazione di alcune scene dagli Uccelli di Aristofane. Il secondo, nell’aula del piano terreno, curato dalla classe 3°, che dopo l’esperienza dei lirici greci della passata edizione quest’anno si è cimentata con un testo molto intenso: una rivisitazione dell’Ipazia del poeta Mario Luzi. Due testi apparentemente molto distanti per epoca, ma soprattutto per carattere: comico il primo, drammatico il secondo. Un tema, tuttavia, li ha uniti: la città.

Aristofane, in una Atene messa a dura prova dalla guerra, inventa una storia fantastica, cercando nell’utopia e nel riso una via di fuga da una realtà difficile e da una città piena di contraddizioni.
La vicenda di Ipazia, invece, mette in scena lo sgomento degli antichi e di noi contemporanei per la fine del mondo classico, per l’irruzione violenta di un altro mondo sulla scena della storia, e ci lascia pieni di interrogativi sul passato e sul presente, senza risposte univoche.

Come è difficile vivere insieme. Da una parte, dunque, Atene, e dall’altra Alessandria. Le città “difficili”: e questa definizione non può che rimandare a Calvino. Così, l’ultimo momento, che ha raccolto in un gomitolo il filo del discorso, è stato dedicato alle Città invisibili di Italo Calvino, e alla lettura suggestiva e intensa che ha dato la II liceo nell'Aula Magna, al termine di questa serata.

"Ringraziamenti vanno al dirigente, che continua a credere in questa manifestazione e dà la possibilità di realizzare tutto questo; ai colleghi presenti che hanno collaborato, in particolare Gian Piero Selvatico, Elvira Caizzo, Diego Ponzo; Luisa Donalisio, per le rappresentazioni teatrali, e Flavio Fraire, per la partecipazione del coro e dell’orchestra; le collaboratrici scolastiche; i ragazzi che con entusiasmo, anno dopo anno, si mettono in gioco e sanno sorprendere".

 

VIDEO