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"Tanaria permanente", neppure l'alluvione ha fermato i progetti

MONDOVì

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AMICI DELLA TANARIA E DEL TERRITORIO

Il Presidente dell’Associazione è il cebano Pietro Contegiacomo (nella foto), già esperto pilota di mongolfiere, con le quali, dal 1997, ha fatto vedere Langhe e Cebano ai turisti internazionali, sempre molto lentamente, dall’alto e dal basso delle nostre tavole dei sapori. L’incontro casuale con alcuni amici biker ha fatto scattare l’idea, tipica di chi vede “le cose dall’alto”: unire i territori in un fil rouge, qui meglio fil blue, esattamente come lo vuole il turista, e non come lo gestisce la nostra miope burocrazia politica. Così è nata la prima edizione non competitiva del 2016, in bici da Alessandria a Upega. Quest’anno va al raddoppio.

LA GRAN TANARANDO DIVENTA “GRANDA”

Con il patronato della Regione Piemonte, votata solo al turismo green, della ATL di Alba ed altri enti, decolla il progetto 2017 dell’incontro ciclistico non competitivo GranTanaRando, da Alessandria a Upega, lungo il fiume Tanaro. 150 partecipanti nell’edizione di “prova” 2016, raccolti quasi per caso con il passaparola, fanno ben sperare per quella di quest’anno, meglio promossa sul sito tanaria.piemonte.it. Ci sarà anche il raddoppio del percorso che arriva a 420 km, tutti su asfalto, con un ramo di ritorno che devia su Ceva, Bene Vagienna, Bra, e rientro su Alba: un tratto molto interessante per la storia dei luoghi. Avete la pancetta? Non preoccupatevi, sono previsti percorsi con le nuove fantastiche bici “assistite” e percorsi micro di 4 km con tappa intermedia in bistrò, che Pietro dedica ai bambini, ma credo con età da 2 a 90 anni!

TANARIA PERMANENTE

La Tanaria ricorda la nostra “Occitania”, la Nazione che non c’è (non è riconosciuta come territorio amministrativo) ma che è abitata da 5 milioni di occitani! La Tanaria non ha un linguaggio proprio, forse neanche sapori omogenei, ma è unita solo dalla “vita” generata dal grande affluente del Po. Lo stesso principio della RoaMarenca, che era legata al commercio dell’Oro Bianco: il Sale! Oggi gli espertoni li chiamano “distretti turistici”, che “dovrebbero” essere promossi in modo “unitario”, una parolaccia per gli italiani campanilisti. Il sogno nel cassetto di Pietro è una via ciclabile permanente per far lavorare il turismo quasi 365 giorni l’anno, vero punto cruciale di redditività di questa industria! A Bagnasco ha tenuto il suo primo incontro con Sindaci, imprenditori e associazioni, cui ne seguiranno altri lungo il “fiume”! Infatti non basta il nastro asfaltato della pista o della strada per fare interessare i turisti. Occorrono servizi, sorriso, informazione, molto più difficili da ottenere.Sono cose che non “passano”dai “soldi”, ma dal cuore, dalla passione e dalla testa delle persone: merce rarissima! Anche noi ci abbiamo provato, cinque anni fa, con il fil rouge della Roa Marenca, in Val Casotto e Corsaglia, con modesti risultati. Speriamo di cuore che ce la facciano Pietro e i suoi Amici del Tanaro perché così si mette in moto un prezioso meccanismo del turismo, molto italiano: l’invidia! Alè, che i purumafeira!

Maggiori Info: Pietro Contegiacomo: 335-5944379 amicidellatanaria@gmail.com

Roberto Croci 349-7422576; r.croci@libero.it

PROin Pamparato: Il primo Slow Drive Village Europeo; Le piazzette di Capri del Monregalese

www.nordovest4x4.com: Cultura di un mondo senza asfalto

© PRO: Alè, che i purumafeira!

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