Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

Si chiude "Tierra", la mostra diffusa dell'artista argentino Ernesto Morales a Neive e Barbaresco

ALBA

Foto
Condividi FB

CUNEO CRONACA - Si chiude sabato 27 novembre il progetto espositivo dell’artista argentino Ernesto Morales allestito negli spazi della Torre di Barbaresco, nelle sale del castello di Neive, in provincia di Cuneo, e in quelle delle Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy. Il progetto è patrocinato dal Comune di Barbaresco, dal Comune di Neive, dal Consolato Argentino in Italia e dal Consiglio Regionale del Piemonte.

La mostra, frutto degli ultimi due anni di ricerca di Ernesto Morales, rappresenta la realizzazione di un progetto che vede coinvolte realtà imprenditoriali e di promozione del territorio che, unite dal forte interesse verso l’arte contemporanea come strumento di sviluppo e di incremento del benessere sociale, hanno deciso di avviare una collaborazione attivando nel cuore delle Langhe, già fortemente caratterizzato dalla presenza dell’industria vitivinicola, un circuito di fruizione culturale attento al dialogo con il territorio e capace di azionare meccanismi virtuosi di sostenibilità all’impresa creativa e di incentivare pratiche di sviluppo territoriale, partendo dalla cultura come fattore aggregante di crescita sociale. 

Le opere realizzate da Ernesto Morales per il progetto "Tierra" sono nate dalla costante riflessione che accompagna l’artista sui concetti di origine e trasformazione. Nei dipinti di Morales archetipo e mito segnano l’orizzonte di un paesaggio indagato secondo le tracce lasciate dalla ineludibile esigenza dell’essere umano di ridefinire lo spazio attraversando le infinite traiettorie seguite dal pensiero. I profili delle colline delle Langhe disegnano infatti la dimensione meditativa da cui nasce l’osservazione del proprio orizzonte attuata dall’artista in questi mesi di ricerca interiore: pendii scoscesi, distese sconfinate di filari di vite, cieli nebulosi, costellazioni, a cui ancorare lo sguardo, circoscrivono nuove zone di esplorazione che generano il linguaggio pittorico da cui nascono le opere realizzate da Ernesto Morales per il progetto "Tierra".

"Tierra" è pertanto un approdo, è l’avvistamento di un nuovo orizzonte da cui osservare i consueti modelli di progettazione culturale attraverso uno sguardo più ampio che ponga in compartecipazione - sia come forze proponenti che come realtà sostenitrici - aziende e attività produttive che mettendo a disposizione i propri spazi come luoghi espositivi, consentono di avviare un virtuoso scambio di relazioni potenziando la capacità di ricaduta rigenerativa propria dell’arte e dell’impresa creativa.

BIOGRAFIA

L’artista italo-argentino Ernesto Morales nasce nel 1974 a Montevideo, in Uruguay, e inizia la sua carriera a Buenos Aires dove ha vissuto fino al 2006 per poi trasferirsi in Europa. Dopo un primo periodo a Parigi stabilisce il suo studio in Italia, inizialmente a Roma e dal 2011 a Torino. La sua carriera artistica lo ha condotto negli ultimi venti anni a realizzare mostre in musei e gallerie d’arte in molti Paesi, tra i quali Stati Uniti, Italia, Francia, Germania, Spagna, Ungheria, Cina, Singapore, Malesia, Tailandia, Argentina, Brasile, Messico e Uruguay.

Ha partecipato a numerose fiere internazionali e tra il 2009 e il 2015 ha rappresentato istituzionalmente i Governi di Italia, Argentina e Uruguay con una serie di importanti esposizioni personali realizzate in vari musei. Nel 2019 viene allestita a New York la sua retrospettiva “Mindscapes” presso il Consolato Generale della Repubblica Argentina. Negli ultimi anni sono stati pubblicati molti volumi monografici dedicati al suo lavoro tra i quali: “Memoria dell’impermanenza” (Cuneo – New York, 2019), “Il Tempo della Distanza” (Genova, 2010), “The invisible bridges” (Singapore, 2014), “Traces of memory” (New York, 2015), “Il giorno come la notte” (Torino, 2015), “Distance” (Milano, 2016), “Aurum” (Milano, 2017), “Mari migranti” (Rapallo, 2012).

VIDEO