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Se al Comune di Cuneo non bastano 32 anni per disporre di 200 posti auto in piazza Costituzione

CUNEO

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ANGELO BODINO - Possibile che tutta piazza della Costituzione a Cuneo - compreso il parcheggio sovrastante e quello sottostante con possibilità di circa 200 posti auto, realizzati come urbanizzazione primaria e secondaria dalla società o dalle società che hanno costruito i fabbricati del complesso Agorà, da via Bongiovanni sino a corso Gramsci - sia ancora di proprietà privata e non sia stata ceduta al Comune secondo quanto stabilito dalla convenzione del Pec, sottoscritta dalle parti contrattuali nel 1986?

Non solo è possibile, ma è certo, considerata la risposta data in Consiglio comunale dall’assessore all’urbanistica Luca Serale il quale, a seguito di un'interpellanza presentata dal gruppo consigliare Cuneo per i Beni Comuni, ha ammesso che gli immobili risultano essere ancora di proprietà privata e che, per poterli disporre come patrimonio pubblico, è in corso un contenzioso con la stessa società? E’ il caso di esclamare a viva voce: incredibile, ma vero!

Caro assessore Serale, se c’è un contenzioso in corso significa che c’è una causa in corso? E, se è così, possiamo sapere a quale studio legale è stata affidata la pratica al fine di risolvere la questione urbanistica o se la pratica è seguita dall’ufficio legale del Comune?

Caro assessore Serale, ma dopo più di 30 anni dalla firma del Pec e relativa convenzione viene a dirci che le cose stanno proprio così e che "la colpa è del Bajon”, come cantavano Nilla Pizzi&Gino Latilla nel lontano 1953? E se la colpa non fosse del "Bajon", ma fosse di qualcun altro che nei vari decenni non avrebbe svolto in modo diligente il suo ruolo di “tutor” nell’interesse del Comune? Ma la società (o le società) che hanno realizzato le opere di urbanizzazione primaria e secondaria a scomputo degli oneri derivanti dalla costruzione dei fabbricati ultimati, prima di effettuare gli atti notarili di vendita delle singole unità facenti parte del complesso immobiliare, non erano forse tenuti a consegnare al Comune le opere ultimate e collaudate prima del rilascio dell’abitabilità, come precisato nella convenzione notarile allegata al Pec?

Caro assessore Serale, dal momento che ciò non sarebbe avvenuto, dobbiamo supporre che gli alloggi, gli studi professionali, gli uffici Inail, la farmacia comunale e tutti i negozi siano stati venduti privi di certificato di abitabilità? Riteniamo che ciò non sia possibile e perciò siamo convinti che il certificato di abitabilità dell’intero complesso sia stato rilasciato dal Comune, nonostante che (ci pare) la convenzione del Pec imponga che lo stesso possa essere rilasciato solo dopo la consegna delle opere di urbanizzazione, ultimate e collaudate, come specificato nella convenzione allegata al Pec? E quindi, per quale motivo ciò non è avvenuto?

Caro assessore Serale, considerato che, oltre all’urbanistica, lei ha anche le deleghe al commercio e alle manifestazioni, ci può dire se il Comune (che non è proprietario del suolo, che non è pubblico perché è di proprietà privata) richiede la tassa sull’occupazione del suolo in occasione di manifestazioni pubbliche o private o in occasione degli spazi occupati dalle bancarelle del mercato ortofrutticolo che settimanalmente si svolge ogni sabato sotto il porticato della piazza?

Caro assessore Serale, curiosità per curiosità, dopo il danno si potrebbe aggiungere la beffa del disposto dell’art. 934 del codice civile che recita “qualunque piantagione, costruzione od opera esistente sopra o sotto il suolo appartiene al proprietario di questo”? E, sempre per curiosità, nel caso dovesse verificarsi un qualsiasi tipo di incidente derivante dall’uso e dall’occupazione del suolo, la responsabilità oggettiva ricadrebbe anche nei confronti del privato, proprietario dell’area? E se questo è da escludere, per caso, è stato sottoscritto un documento ufficiale ove risulti che la società proprietaria del sito autorizza l’uso pubblico della piazza non ancora ceduta?

Caro sindaco e cari assessori, dopo quello che è successo, che sta succedendo e che potrebbe succedere, forse abbiamo capito perché la richiesta del finanziamento pubblico del “Bando Periferie” non abbia tenuto in considerazione piazza della Costituzione, che era la più titolata ad essere la "periferia di Cuneo” da riqualificare e migliorare, anche perché poteva disporre di un parcheggio sotterraneo a due piani per 200 posti auto a costo zero per la comunità. Ma così non è stato, perché la piazza non è ancora di proprietà comunale!

Angelo Bodino

(Foto di un evento in piazza Costituzione a Cuneo)

 

 

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