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Se Renzi utilizzasse i trasporti della nostra provincia...

SALUZZO

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ELISA AUDINO - Bagnolo Piemonte, Alba, San Defendente di Cervasca, Castelletto Stura, Mondovì e Cuneo: sono tutte le tappe che dovrebbe toccare Renzi in visita nella provincia Granda, mercoledì 14 settembre. Si è parlato di una visita di ampio respiro, ma a guardarla bene, sembra più un tour de force pre-referendum (il clou alle 17,30 al teatro Toselli, nel capoluogo provinciale), uno dei tanti a cui sarà costretto il premier in questi mesi.
 
Alla Ferrero, la storica ditta di Alba che ha da poco compiuto i 70 anni di attività, l'arrivo è previsto attorno alle 10,30 ed è, quindi, presumibile che la tappa più attesa, quella di Bagnolo, sarà da incastonare nel primo mattino, a inizio lezioni.
 
La più attesa perché è, dopo Amatrice, sotto gli occhi di tutti: a una ventina di giorni dal terremoto, Renzi visiterà la nuovissima scuola elementare di Bagnolo Piemonte, realizzata in tempi record con i fondi stanziati dal Protezione Civile e Regione Piemonte e grazie allo sblocco del Piano di Stabilità.
 
Bagnolo Piemonte è, peraltro, il Comune cuneese con il rischio sismico più elevato, vicinissima a Pinerolo, distrutta a inizio '800 da un sisma dell'VIII grado scala Mercalli nel 1808.
 
Due le obiezioni, di pancia, e un dato di fatto: la prima è che a Bagnolo, ora, a cose fatte, è facile presentarsi, quando ancora si ha in mente quella scuola di Amatrice andata completamente distrutta, nonostante la recente ristrutturazione del 2012.
 
Se poi si vanno a scorrere i circa 6000 interventi autorizzati dal Governo Renzi per il triennio 2015/2017, viene da chiedersi, perché spesso di adeguamento si parla:  l'adeguamento, a conti fatti, quanto adegua? Perché la scuola di Bagnolo è nuova ed è tutto un altro affare.
 
La seconda è che Renzi, con ogni probabilità, si sposterà velocemente anche grazie all'elicottero e, allora, viene da chiedersi se non sia il caso che un rappresentante politico provi l'efficienza dei servizi pubblici, a cominciare dai trasporti, che non sono certo un fiore all'occhiello a Cuneo.
 
Una provincia estesissima, in cui spostarsi tra Bagnolo, S.Defendente, Castelletto Stura, Alba e Mondovì potrebbe richiedere anche due giorni. In cui un'insegnante saluzzese, dislocata a Garessio, impiega circa tre ore per raggiungere il posto di lavoro senza un mezzo proprio. Una provincia che rappresenta perfettamente quell'Italia fatta di piccoli Comuni, spessissimo dimenticata, in cui quasi 9 milioni di persone abitano in comuni montani. Un dato che passa inosservato, abituati come si è a mostrare solo i capoluoghi e, anche, a fare ricerche basate sulle grandi aggregazioni. Ma anche Amatrice era un Comune montano.
 
Infine, il dato di fatto: il governo Renzi ha stanziato, con il bando triennale 2015-17, circa 3,7 miliardi di euro, autorizzando 6000 ristrutturazioni, di cui 484 in Piemonte. Molti di questi lavori hanno preso avvio durante l'estate e, passeggiando per i Comuni piemontesi, i cantieri sono del tutto visibili. Pace fatta?
 
Elisa Audino
 
(Immagine tratta dalla pagina Facebook di Matteo Renzi)

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