Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

A Cuneo nasce il centro Baba-spazi per crescere: terapiste al servizio dei bambini

CUNEO

Foto
Condividi FB

Baba, un nome suggestivo per una grande squadra di donne al servizio dei bambini. E' questo il progetto nato a Cuneo da pochi giorni e che già sta facendo parlare di sé.

Sabato 14 ottobre alle 16 ci sarà l’inaugurazione dei locali del team Baba, un centro che ha tutto il potenziale per diventare un punto di riferimento importante per molte famiglie del Cuneese.

Ma per capire cos’è davvero questo progetto, lo abbiamo chiesto alle 5 ragazze che compongono il gruppo.

“Baba è un progetto che ha come obiettivo quello di unire diverse professionalità ed esperienze per metterle al servizio di un modo diverso di fare educazione e riabilitazione - spiegano Erika, Yasmin, Carmen, Irene e Giulia-. Il nostro team è composto da una logopedista, una neuropsicomotricista, un'educatrice professionale, una psicologa e una musicoterapista".

Continuano le terapiste: "Ciascuna di noi lavora già da diversi anni in ambito educativo e riabilitativo e in tutte è maturata nel tempo la necessità di trovare delle modalità di intervento che fossero maggiormente sensibili alle specifiche necessità dei nostri utenti. In particolare, abbiamo sentito il bisogno di arricchire il nostro bagaglio professionale e personale attraverso il confronto e il lavoro di gruppo con altre figure che operano in ambito educativo e riabilitativo. Inoltre ognuna di noi ha voluto provare a rispondere al desiderio di mettere tutte le proprie competenze, il proprio saper fare e saper essere, al servizio del lavoro con le persone, e non soltanto le competenze specifiche relative al proprio ruolo professionale”.

Continuano le componenti del gruppo Baba: “Lo scopo di baba è quello di creare degli spazi di crescita, intesa come sviluppo delle potenzialità di ciascuno, bambino, ragazzo e adulto, nel rispetto dei suoi tempi e delle sue modalità”.

“Il nome, Baba, significa matrioska e rappresenta tutto ciò che per noi è significativo di questo progetto: l'unione e l'incastro tra le nostre specifiche professionalità e competenze, la molteplicità degli aspetti che compongono la persona umana rendendola unica e irripetibile, l'individuo considerato all'interno di contesti socio-relazionali, la famiglia e l'idea di crescita intesa come maturazione interiore che dura tutta la vita e che necessita di spazi adeguati per potersi compiere - aggiungono le ragazze-. All'interno degli spazi di baba proponiamo: percorsi laboratoriali multidisciplinari rivolti a bambini di età compresa tra 1 e 10 anni; percorsi multidisciplinari in piccolo gruppo rivolti a bambini con specifiche necessità; percorsi multidisciplinari in piccolo gruppo rivolti alle coppie su tematiche inerenti la genitorialità; percorsi di logopedia, neuropsicomotricità, musicoterapia e colloqui di sostegno psicologico individuale”.

Concludono del ragazze del team Baba: “La realizzazione della nostra idea è stata possibile grazie alla proposta di entrare a far parte della realtà di “Crocevia46”, progetto realizzato dalla Caritas Diocesana di Cuneo con il contributo di Fondazione CRT e CEI, affittando alcuni degli spazi destinati ad uso commerciale presenti all'interno della struttura di corso Dante 46 a Cuneo”.

Aggiunge Erika Riberi, la psicologa del gruppo: “All'interno di baba mi occupo di seguire i laboratori rivolti ai bambini di età compresa tra uno e sei anni, lavorando in particolare sulle aree dello sviluppo emotivo e relazionale e utilizzando come canali privilegiati di intervento tecniche espressivo-corporee, ludiche e creative. Per quanto riguarda l'area adulti propongo percorsi di consulenza e sostegno psicologico individuali, di coppia e di gruppo e percorsi condotti in collaborazione con le mie colleghe rivolti in particolare ai genitori in attesa e ai neo genitori”.

Sottolinea la psicologa Riberi: “Baba per me rappresenta un'opportunità per sperimentare la libera professione di psicologa utilizzando e integrando le diverse competenze che ho maturato nel corso della mia esperienza formativa, professionale e personale”.

Erika Riberi si è laureata all'Università degli Studi di Torino e sempre a Torino ha conseguito l'abilitazione all'esercizio della professione. Da anni lavora in ambito educativo con minori con disabilità motorie e intellettive. Sta approfondendo la sua formazione nell'ambito della prima infanzia e del sostegno alla crescita e alla genitorialità nel corso della stessa. Coltiva un interesse, sia a livello personale che professionale, per le tecniche di rilassamento e di gestione dello stress.

Interviene la musicoterapista Yasmin Khreiwesh: “Siamo sicure che con questo gruppo raggiungeremo completamente il nostro obiettivo ovvero, per citare Maria Montessori: “Creare un luogo che possa diventare un punto di riferimento per le famiglie del territorio, all'interno del quale possano trova professionalità, rispetto, fiducia, libertà e amore”.

Aggiunge Yasmin Khreiwesh, che abita a Cuneo ed è musicoterapista e musicista: “La mia passione per la musica nasce con me. Posso dire, infatti, di essere "nata con la musica" dal momento che mia madre, diplomata in pianoforte, durante praticamente tutta la gestazione, ha continuato a dare lezioni di pianoforte. Ho continuato a crescere a pane e Chopin, infatti, al momento di decidere quale sezione scegliere delle medie, ho subito scelto quella del musicale. Non avrei mai considerato il flauto traverso come strumento, finché non l'ho sentito suonare da Alberto Gertosio, che poi sarebbe diventato il mio primo insegnate di flauto. Da qui, però inizia la parte seria. Nel 2005 sono stata ammessa in Conservatorio; nel 2011 ho conseguito la Laurea Magistrale in Flauto Traverso presso il Conservatorio Ghedini di Cuneo”.

Prosegue Yasmin: “Solo successivamente ho deciso, di specializzarmi in musicoterapia. Forse un po’ per curiosità e forse un po’ perché mi affascinava l’idea di studiare il rapporto tra il canale sonoro-musicale e le emozioni ho quindi iniziato questa avventura. In più mi sentivo portata per approfondire il tema della creazione di una relazione attraverso la musica, rispetto alla prestazione musicale di per se. Così nel 2015 mi sono diplomata come musicoterapista presso il Centro di Artiterapie di Lecco. Nel 2016 ho proseguito gli studi con un Master di primo livello presso la facoltà di Medicina di Pavia. Mi considero, però, una professionista in continua formazione, infatti partecipo attivamente a convegni e seminari sulla musicoterapia e gli effetti della musica sull’essere umano in giro per l’Italia. Da Gennaio 2015 lavoro come musicoterapista privatamente nell’ambito della neuropsichiatria infantile, in collaborazione con realtà diverse sul territorio, in particolare con il Centro Down di Cuneo”.

Carmen Agricola è una terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva. Ha conseguito la laurea presso l’Università di Pavia nell’anno 2006, primo passo di una formazione continua e in costante aggiornamento, comprendente numerosi corsi e seminari tra cui il Master in Riabilitazione Infantile e Metodologia della Ricerca dell’Università di Modena e Reggio Emilia e il corso Bobath EBTA del centro ART di Genova, per citare i più importanti.

Ha lavorato per molti anni con bambini con ipovisione, cecità e gravi problematiche di tipo neuromotorio, proseguendo la sua carriera come libera professionista in collaborazione con differenti scuole per l’infanzia, scuole primarie e baby parking del cuneese con progetti innovativi, volti a proporre un approccio che oltre alle tradizionali attività psicomotorie si occupino di favorire lo sviluppo armonico del bambino e del gruppo classe, considerandone anche gli aspetti emotivi, relazionali ed educativi, spesso e volentieri in sinergia con altre figure professionali.

Sottolinea Carmen Agricola: “La stessa attenzione ad un approccio integrato e di equipe mi accompagna nell’esperienza con i “piccoli pazienti” in studio, che seguo nel tempo collaborando con diversi centri privati e raccordandomi con servizi sanitari e scolastici. Le particolari competenze in possesso mi hanno portato ad occuparmi diverse volte di formazione, conducendo corsi di aggiornamento per insegnanti e fornendo formazione sul campo anche all’interno del progetto di volontariato internazionale “Bienestar El Salvador” in centro-america".

“Ciò che nel tempo inizia a caratterizzare il mio lavoro è la profonda convinzione della necessità di una nuova riabilitazione, che porti in primo piano la libertà, autonomia e unicità del bambino- continua la terapista-. La convinzione di dovermi occupare dello sviluppo in un ottica globale mi porta così ad integrare nella mia pratica l’approccio proposto dai metodi educativi alternativi che tanto mi appassionano”.

Conclude Carmen: “Queste sono le ragioni che mi spingono alla realizzazione del progetto Baba, attraverso il quale occuparmi di prevenzione e intervento precoce per numerosi disturbi dell’età evolutiva, con proposte rivolte alla fascia 0-3 anni, e realizzare un nuovo tipo di riabilitazione secondo natura, sfruttando il potere del gruppo come motivazione e spinta alla crescita e all’autonomia”.

Interviene Irene Meineri, logopedista: “La passione per il lavoro con i bambini ha guidato la scelta di frequentare il Corso di Laurea in Logopedia presso l’Università degli Studi di Torino, terminandolo con soddisfazione nel 2013. Da quel momento ho intrapreso la carriera lavorando come libero-professionista presso diversi studi in provincia di Cuneo e in un centro medico privato a Carrù; questo mi ha permesso di conoscere molteplici realtà lavorative spaziando in svariati ambiti di intervento, sebbene mi occupi principalmente di età evolutiva, realizzando così il mio iniziale desiderio”.

“Sono una persona dinamica e la volontà di approfondire sempre di più le mie conoscenze mi spinge a frequentare corsi di aggiornamento sia nel campo del linguaggio e dell’apprendimento, sia della voce, sia infine delle funzioni facio-oro-deglutitorie in correlazione con l’odontoiatria- continua la logopedista-. Tutto il mio lavoro è mosso dalla profonda convinzione che il benessere della persona sia da ricercare a più livelli: non esiste miglioramento che non apporti cambiamenti anche ad altri aspetti, ed è per questo motivo che credo fermamente nell’approccio olistico; baba per me rappresenta un’occasione per lavorare in un team multidisciplinare che condivide gli stessi valori che da sempre caratterizzano la mia professione”.

Giulia Quaranta è un’educatrice, laureata in Scienze dell’Educazione presso l’Università degli Studi di Torino. Si è diplomata al Liceo Classico “Silvio Pellico” di Cuneo dove ha frequentato l'indirizzo “storia dell'arte”.

“Grazie all'educazione ricevuta dai miei genitori, e con l'influenza di mia madre che ha lavorato nel settore socio-assistenziale per decine di anni, ho maturato durante la mia crescita un forte interesse al benessere della persona e alla valorizzazione della relazione con “l’altro” - spiega Giulia Quaranta -. Ho per anni partecipato come volontaria a laboratori per l'infanzia con alcune associazioni del cuneese. Lavoro per una cooperativa sociale del territorio cuneese da diversi anni e mi occupo di disabilità sensoriale (sordi e ciechi). Il mio intervento, in questo lavoro, avviene in ambito scolastico e domiciliare. Grazie a questo ruolo educativo sono a contatto con bambini e ragazzi di tutti i gradi scolastici”.

Aggiunge l’educatrice Quaranta: “Frequenta assiduamente corsi di aggiornamento e di formazione rispetto all'infanzia, alla disabilità e a diversi metodi educativi. Il mio intento è quello di mantenere una formazione continua nel corso della mia professione per rispondere al meglio ai bisogni della persona. Grazie al mio lavoro ho sviluppato grande interesse verso il sostegno e l'educazione alla genitorialità, essendo quotidianamente a contatto e in relazione con le famiglie dei miei utenti”.

Conclude Giulia: “Baba è per me un sogno che si avvera. Credo infatti che la formazione multi-professionale del nostro team possa rispondere ai bisogni che, io e le mie colleghe, abbiamo riconosciuto nelle nostre attività lungo tutti questi anni di lavoro. Abbiamo, quindi, voluto unire le nostre esperienze e le nostre competenze per arricchire la professione una dell'altra e portare avanti, attraverso il nostro agire professionale, ciò che è per noi l'essenza di baba, favorire il ben-essere della persona. La filosofia che ci interessa promuovere è quella della sostenibilità dell’agire educativo e riabilitativo, volta a offrire relazioni possibili, eque e vantaggiose che rispondano ai bisogni dell’individuo, sviluppandone le potenzialità attraverso l’ascolto, l’osservazione e l’esperienza. Ci proponiamo di fare ciò valorizzando la creatività e il processo creativo come mezzo di espressione del sé, attingendo ai metodi e agli approcci che più rispecchiano i nostri ideali”.

Per chi fosse interessato: Baba spazi per crescere, corso Dante 46 12100 Cuneo. cell.328 7751646 e-mail: info@spazibaba.it sito internet: www.spazibaba.it

VIDEO