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RIFREDDO/ In tanti, nonostante il maltempo, per ricordare il IV novembre

SALUZZO

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Nemmeno la pioggia caduta domenica ha fermato le celebrazioni rifreddesi della ricorrenza della festa dell’Unità nazionale e delle Forze armate. Un evento piuttosto partecipato che ha visto, oltre ad amministratori e cittadini, anche la partecipazione dei ragazzi delle locali scuole elementari.

Un pò rivoluzionato il programma rispetto agli anni scorsi visto le condizioni meteo. Le celebrazioni si sono, infatti svolte per la maggior parte all’interno della chiesa parrocchiale e soltanto alla fine sindaco, parroco ed un manipolo di coraggiosi si sono recati al monumento ai caduti di piazza della Vittoria per la deposizione della corona di alloro e la benedizione della lapide dei caduti.

Più in dettaglio ci si è ritrovati tutti per la messa delle 11 officiata dal parroco don Agostino Tallone poi al termine della stessa il primo cittadino Cavallo Cesare ha ricordato i principali caratteri delle festività del IV Novembre. Un discorso di ampio respiro col in primo piano l’importanza di ricordare i tragici eventi della guerra al fine di mettere in atto comportamenti che ci aiutino a non doverla mai più sopportare ma sull’importanza delle forze armate che possono diventare i primi presidi di pace, legalità e democrazia. Il primo cittadino ha poi lasciato spazio ai ragazzi delle elementari che con una serie di poesie hanno ulteriormente fatti riflettere i presenti sull’importanza della ricorrenza festeggiata.

Poi come anticipato ci si è recati al monumento e conclusa la cerimonia presso il vicino bar per il rinfresco che ogni anno l’amministrazione comunale offre a tutta la cittadinanza. “Le celebrazioni del IV novembre di quest’anno - ha commentato il primo cittadino rifreddese Cesare Cavallo - sono state un po limitate dal maltempo. Tuttavia si è trattato lo stesso di momenti emozionanti e partecipati che hanno coinvolto molti concittadini ed anche i ragazzi delle scuole. Un segno che nella comunità rifreddese la ricorrenza è ancora molto sentita”.

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