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Ricordate Gozi, Pd renziano? Resta a casa come Olivero di Cuneo: e ora un po' di conti sui voti!

CUNEO

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ANGELO BODINO - Vi ricordate che tempo fa qui a Cuneo avevamo sentito parlare di Sandro Gozi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari Europei nonché esponente di rilievo del Pd renziano?

Perché ritorniamo a interessarci di lui?

Gozi, prima delle elezioni comunali di Cuneo,  era stato fra gli sponsor nazionali del sindaco Federico Borgna e, nello stesso tempo, oppositore della ex senatrice Patrizia Manassero, che intendeva presentare la propria candidatura a sindaco di Cuneo appoggiata dall’allora maggioranza del circolo Pd cittadino.

Onde evitare il confronto fra i due candidati (una del Pd e l’altro potenziale Pd) e per  far capire a tutti chi doveva vincere le elezioni comunali  del 2017, in una riunione a Roma dell’associazione culturale “Campo democratico” che si svolse nel 2016 (alla presenza del sindaco Borgna) Gozi dichiarò che anziché fare la guerriglia fra bande contro il sindaco uscente, sarebbe stato logico per un Partito Democratico che usa la testa sostenere "il sindaco di Cuneo che è uno di noi e la pensa come noi”.

Dopo quell’’intervento, tutto il “cerchio magico renziano” a livello nazionale, regionale, provinciale e comunale si schierò a favore di Borgna e la Manassero (riteniamo con la promessa che sarebbe diventata vicesindaco, così come poi è avvenuto) ritirò la propria candidatura, con molta delusione di chi anche fuori dal Pd l'aveva sostenuta, e fu così che Borgna vinse al primo turno incoronato dal “cerchio magico renziano” come l’astro nascente del Pd di Renzi e Chiamparino.

Ma Sandro Gozi com'è andato alle elezioni politiche del 4 marzo 2018? E’ stato o non è stato rieletto? A quanto si legge non sarebbe più deputato, essendo terzo nel Proporzionale Emilia-Romagna 01 dove risultano eletti Dario Franceschini e Giuditta Pini.

Occupiamoci ora di quanto avvenuto in città con le elezioni politiche del 4 marzo 2018 confrontate con quelle comunali del 12 giugno 2017.  

Dopo pochi mesi  dalla rielezione del sindaco Borgna che ottenne al primo turno circa il 60% dei voti, il Pd primo partito con circa il 20% e l’altro 40% distribuito fra le liste civiche (Centro per Cuneo, Cuneo  Solidale Democratica, Moderati, Crescere Insieme) la coalizione detta di centrosinistra che governa la città - con il supporto politico della deputata Chiara Gribaudo e del senatore Mino Taricco (rieletti nel Pd), del deputato Giacomo Portas dei Moderati (rieletto), del viceministro Andrea Olivero (tra gli ideatori della “Civica Popolare" della Lorenzin), oltre a quello dell’assessore regionale Alberto Valmaggia che si è avvalso della supervisione del presidente del Piemonte Sergio Chiamparino - nel collegio uninominale Cuneo con candidato Andrea Olivero ha totalizzato qui in città il 31,86%, dietro al rappresentante 26enne del centrodestra, il leghista Flavio Gastaldi, di Genola, eletto, che ha ottenuto a Cuneo città il 36,35%  e quindi è del tutto evidente e inequivocabile la sconfitta collettiva del sindaco Borgna e del duo Olivero/Valmaggia cofondatori del gruppo politico “Monviso in Movimento”  che tutti insieme hanno perso per strada circa il 24% del consenso degli elettori!

Qualche irriducibile fan renziano-borgnano-valmaggiano farà spallucce e farà notare che le elezioni comunali non hanno nulla a che vedere con quelle politiche, ma per quale motivo la stampa cartacea sia a livello nazionale che a livello locale, con titoli e titoloni pone in evidenza il calo dei voti del M5S della sindaca Raggi a Roma e della sindaca Appendino a Torino e nulla scrive sul flop elettorale del sindaco Borgna a Cuneo? Per alcuni i raffronti dei risultati sono dovuti e per altri no?

Sia come sia, siamo ancora storditi per essere stati costretti a votare con questa legge elettorale inventata dal Pd di Renzi (cosiddetta “Rosatellum”, approvata anche grazie ai voti di Forza Italia e Lega, ora unica contenta immaginiamo di questa scelta) e perciò, sfiniti e sfiduciati, concludiamo  con un proverbio ritagliato su misura per il Pd di Renzi a Cuneo: “All’uccello ingordo crepa il gozzo” e per chi non lo sapesse “gozzo“ in piemontese si dice ”gavass” …

Angelo Bodino           

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