Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

L'addio a Remo Marcello Derenale, partigiano e artigiano cuneese

CUNEO

Foto
Condividi FB

In ricordo di Remo Marcello Derenale, 91 anni, partigiano, cavaliere e ufficiale cuneese.

Riceviamo e pubblichiamo: "Caro Remo, siamo qui a Cuneo davanti al monumento della Resistenza per salutarti e per darti l'ultimo addio, con la bella cornice delle montagne dove hai combattuto per dare a noi che siamo nati dopo la libertà, la democrazia e la pace.

Tu che a diciotto anni hai scelto di andare a fare il partigiano, l'antifascista (parola bellissima dal profondo significato), stando dalla parte di coloro che a rischio della propria vita, con coraggio hanno trascorso mesi al freddo, creando un mondo di convivenza civile, equità sociale e giustizia, contro le discriminazioni razziali, contro coloro che seminavano odio, rancore e ideologie terribili, e che razziavano e uccidevano popolazioni inermi e indifese.

Purtroppo, per ragioni anagrafiche, ci stanno lasciando gli ultimi testimoni della guerra di liberazione e spetta a noi il compito di portare avanti i loro ideali di libertà, di rispetto reciproco e di libere scelte. Tu che hai conosciuto e hai condiviso il tuo periodo da partigiano con nomi importanti della Resistenza Cuneese, i comandanti Dante Livio e Alberto Bianco, Nello Streri, che ci ha lasciati da poco, hai svolto il ruolo di staffetta e di coordinamento
in valle Grana con la formazione di Giustizia e Libertà.

Hai partecipato insieme ai tuoi compagni alla Liberazione di Cuneo il 28 aprile 1945, lo ricordavi sovente. Ma il tuo ruolo di partigiano lo hai continuato dopo, con il contributo da artigiano, nella tua officina, dove hai costruito il monumento posizionato davanti al Rifugio Partigiano di Somano, ora sede di incontri per scolaresche e giovani.

Sono passati 70 anni da quel periodo, ma anche in coloro che allora erano bambini e ragazzi è rimasto vivo il ricordo di quei terribili mesi, e il vostro (e il tuo) riscatto che ha portato giustizia e pace, basi per una repubblica fondata sul lavoro, senza distinzione di "sesso, razza, religione e di ideali politici".

Termino ricordando che le persone che rimangono nei nostri cuori e nei nostri ricordi e pensieri non muoiono mai, ma ci aiutano a superare i momenti difficili della nostra vita. Un saluto e un abbraccio affettuoso alla tua compagna di vita Regina, ai tuoi figli Sergio, Giorgio e Laura e ai tuoi nipoti che non ti dimenticheranno. A loro il compito di portare avanti i tuoi valori di vita".

Ughetta Biancotto, presidente Anpi Cuneo

VIDEO