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RACCONIGI/ Chiude dopo 17 anni di incredibili spettacoli La Fabbrica delle Idee

SAVIGLIANO

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Dopo 17 anni chiude La Fabbrica delle Idee, la rassegna di teatro di ricerca e dal forte impegno sul fronte civile e sociale, organizzata da Progetto Cantoregi, che ha portato nella cornice fortemente evocativa dell'ex ospedale psichiatrico di Racconigi (Cn), ma anche in altri luoghi come Saluzzo, Carignano e Fossano, alcune tra le realtà più interessanti e originali della scena italiana contemporanea. 

Nata nel 2001, ha ospitato registi, attori, danzatori, compagnie e associazioni teatrali vitali e dallo sguardo acuto e sensibile, tra cui: Abbondanza Bertoni, Lucia Calamaro, Roberto Castello, Babilonia Teatri, Banda Osiris, Pierre Byland, Giulio Casale, Ascanio Celestini, Compagnia Zappalà Danza, Emma Dante, Deflorian/Tagliarini, Pippo Delbono, Oscar De Summa, Davide Enia, Faber Teater, Kronoteatro, Michela Lucenti, Danio Manfredini, Giovanna Marini, Motus, Il Mutamento Zona Castalia, Moni Ovadia, Maria Paiato, Sosta Palmizi, Mario Perrotta, Piccola Compagnia della Magnolia, Armando Punzo, Rem & Cap, Ricci/Forte, Paolo Rossi, Santasangre, Scena Verticale, Scimone & Sframeli, Virgilio Sieni, Teatro delle Albe, Teatro della Caduta, Teatro del Lemming, Teatro Sotterraneo, Teatro della Valdoca. 

Il festival La Fabbrica delle Idee è stato anche la culla di molti spettacoli storici di Progetto Cantoregi, tra i quali ricordiamo: Bariùm, De senectute, Elogio della mitezza, La soglia, Lividi, Il luogo dei cigni, Il prete giusto, Fa’ che sia seta, Omnes colores, Il peso delle stelle, Sono incazzato nero, La crociata dei bambini, L’acerba e amara mia passione, Cara moglie che tu non mi senti, La vita non è che un’ombra che cammina.

La mancata assegnazione del contributo da parte del bando Performing Arts della Compagnia di San Paolo, storico main sponsor della rassegna, non consente purtroppo la sostenibilità economica necessaria a garantire la realizzazione della XVIII e delle edizioni future. 

"Non è questo il momento delle recriminazioni – precisa Marco Pautasso, direttore artistico del festival e presidente di Progetto Cantoregi – ma, semmai, dei ringraziamenti: alla comunità di persone che si è coagulata attorno al festival e che ci ha seguito con dedizione e affetto commovente in tutti questi anni, e a tutte le istituzioni pubbliche e private che a vario titolo hanno sostenuto La Fabbrica delle Idee, consentendole di tagliare comunque il traguardo delle XVII edizioni. Si chiude così un’esperienza culturale, ma anche umana, straordinaria e, crediamo, unica nel panorama dei festival italiani, nata nell’intento non solo di promuovere la cultura teatrale nel territorio cuneese, ma di valorizzare un luogo come l’ex manicomio, facendolo diventare uno spazio di confronto, di dialogo, di riflessione, di inclusione.

Uno spazio scenico sui generis che si è nutrito in questi anni di accoglienza e ha desiderato incontrare le diversità, tutte le diversità, senza perdere la leggerezza, l’incanto del gioco. 

Forse era nel suo destino non arrivare alla maggiore età, proprio per non perdere questa leggerezza.

Ci sovviene al riguardo ciò che diceva Pasolini quando osservava i ragazzi giocare a pallone: “quei calci rivolti al cielo mi fanno pensare a lanciare i nostri desideri il più lontano possibile, in modo che la gioia del gioco ci accompagni sino alla fine".

www.progettocantoregi.it – info@progettocantoregi.it 

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