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Quelle pizze "su misura" che per Luca di Sanfré sono un'arte

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - Per la gioia dei clienti, da Luca “Eat Enjoj” di Sanfrè (Cuneo) le pizze confezionate su misura e modello.

Cerco Luca Magliocco, un giovane braidese che ha realizzato il suo sogno: aprire una pizzeria. Ed è nel cuore della graziosa Sanfrè, in provincia di Cuneo, che trovo il suo locale.

Fuori, all'ingresso, sono esposti due tabelloni: come un grosso biglietto da visita a mo' di insegna. E spiegano tutto prima di entrare: “Eat enjoj” Your Pizza lab. E' pizza da asporto e anche consegna a domicilio.

Luca, il titolare, è un giovane sorridente, direi gioioso, di media statura, carnagione scura, capelli neri taglio alla Woodstock con ciuffetto in cima. Capisco il significato del marchio “eat enjoy,”: è lui il primo a gioire quando entri nel suo locale.

“Perché aprire una pizzeria?”

“Mi piace la pizza, il contatto col pubblico, e soprattutto esaudire i desideri in fatto di cibo. Il mio obbiettivo è sempre stato di andare avanti, e aprire un'attività tutta mia. Da aiuto pizzaiolo, piano piano mi sono appassionato. Fare la pizza non è solo un lavoro, è un'arte”.

Intanto si presentano Taha, il pizzaiolo e Denise, che si occupa delle consegne.

Luca spiega: “Ho un doppio lavoro, così per tranquillità e per fare bene, ho assunto Taha, un maestro pizzaiolo di grande esperienza. E' molto più bravo di me. Un valido aiuto anche per la gestione del locale, e Taha, affiancato a Denise che si occupa delle consegne, è in grado di sostituirmi. Per qualsiasi cosa succeda, l'attività può andare avanti tranquillamente".

Mi piace molto Luca, leggo qualcosa in lui, una particolare forza. Quel non fermarsi mai, come se mancasse il tempo, quello sperimentare sempre, ma soprattutto quel gioire anche di piccole cose e condividerle con gli altri.

Nel locale un gran bancone, per la consegna delle pizze da asporto, divide la cucina a vista dove Dah sorprende in bravura nel preparare le pizze, con diversi ingredienti e con forme speciali. Su richiesta del cliente.

“Quante pizze proponete?”

“Di base una settantina. Ma non abbiamo limiti nel creare, nello sperimentare. Anche nel formato proponiamo scelta con tre diverse misure: la small, la medium, e la large. Il senso del locale “eat enjoj - your pizza lab” è che i clienti possono creare la pizza a loro piacimento, e quindi gustarla con gioia”.

I colori dominanti del locale sono quelli della pizza: bianco della mozzarella; rosso del pomodoro e verde del basilico. E di piantine di basilico ce ne sono ovunque, danno colore e quel buon odore di cose semplici.

Un corridoio conduce a una piccola sala, per chi volesse fare un assaggio, sedie impagliate laccate di bianco, rosso, verde. Appunto. Un richiamo in tutto del marchio “eat enjoj”, dalle t-shirts che indossano rosse con il logo, alle tovagliette, ai cubi in cartone con scritto il menu.

“Di pizzerie ce ne sono molte, secondo te, cosa gioca a tuo favore?”

“La qualità. Solo materie prime eccellenti. Tutto fresco. E tutto prodotto da noi qui in cucina. Dall'impasto, con lievitazione 48 ore, fino alla pizza in forno”.

Luca ha vedute larghe, da imprenditore che forma il personale e poi demanda. Sempre in secondo piano, ma vigile e con grande savoire faire. Un autentico manager. Ma lui non ne è consapevole. Ed è questo il segreto del suo successo.

Fiorella Avalle Nemolis

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