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Quanti nidi dei picchi in 500 anni del pino cembro nel Bosco dell'Alevè

MONTAGNA

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Dopo essere stato inserito, su proposta del Parco del Monviso, nell’elenco regionale degli alberi monumentali, con decreto del capo dipartimento delle Politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale, il cembro dell’Alevè è entrato a far parte anche del primo elenco degli alberi monumentali d’Italia.

Il pino cembro, individuato dai guardiaparco e schedato insieme ai tecnici dell’Ipla, si trova nel Bosco dell’Alevè, circondato da altri esemplari ultracentenari. La sua età è stata stimata in circa 500 anni, è in buone condizioni di salute, misura 360 centimetri di circonferenza ed è alto 18 metri. Tra la sua chioma, che ha un diametro medio di 12 metri, è possibile scorgere diversi fori scavati nel tronco: sono i nidi che il picchio ha costruito negli anni e che conferiscono a questo esemplare anche valenza naturalistica.

La presenza di questo “vecchio” non fa che confermare il valore ecologico e storico del Bosco dell’Alevè, iscritto dal 1949 al registro dei Boschi da seme, dal 2000 è stato dichiarato sito di interesse comunitario dell’Unione Europea ed è diventato area protetta nel 2016, con l’istituzione del Parco del Monviso.

L’elenco degli alberi monumentali d’Italia, approvato a fine 2017, rappresenta il primo censimento su scala nazionale dei monumenti verdi e, come ha dichiarato il ministro Maurizio Martina “rappresenta uno strumento utile per diffondere la conoscenza di un patrimonio naturale e culturale collettivo di inestimabile valore. Gli alberi monumentali hanno un forte valore identitario per molte comunità e per questo vogliamo promuovere e valorizzare la loro conoscenza tra i cittadini".

L’elenco è consultabile on line sul sito del Ministero: http://bit.ly/alberimonumentali.



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