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"Quando il cielo bacia la terra": a Brondello una notte tra musica e poesia

SALUZZO

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Siamo al quinto, quanto mai insolito e stuzzicante, appuntamento con il Voxonus Festival.

Lunedì 14 agosto, in tarda serata (ore 23), si dedica un evento all'antica Torre di Brondello, in provincia di Cuneo. Protagonisti, Claudio Gilio alla viola e Tiziana Bagatella, voce recitante. Titolo della serata: "Quando il cielo tocca la terra", preso dall'opera "Magnificat. Un incontro con Maria", testo poetico di Alda Merini. Il programma vede dunque le immortali Suites n.1 e 2 di J.S.Bach, originariamente composte per violoncello solo, eseguite alla viola barocca da Gilio, il quale è anche ideatore del Voxonus Festival nonché direttore artistico.

Si può parcheggiare dal Ristorante "La Torre", ci sarà una navetta, per poi concludere l'ultimo tratto a piedi nel bosco (con dolce passeggiata di circa 20 minuti) che conduce alla torre e ai resti del castello cui apparteneva. L'incantevole percorso è esperienza che è già parte di una particolare notte artistica e sensoriale. (Si ricorda che in caso di maltempo il concerto si svolgerà nella Chiesa dell'Assunta di Brondello). Al termine, ci sarà un rinfresco offerto presso il Ristorante "La Torre" di Brondello. Chi volesse mangiare prima del concerto al Ristorante, il suo numero è 0175/76198.

Documenti parlano del castello già nel XII secolo. Ci ricorda Paolo Bovo, architetto esperto del saluzzese: "nel 1174 una cessione di beni all’abbazia di Staffarla avviene all’interno del castello di Brondello. La val Bronda nel Medioevo risulta infeudata a diversi signori, tra i quali i De Braida e i Romagnani. L’investitura del castello e della villa a Nicolino Brayda di Alba da parte di Federico marchese di Saluzzo, fu registrata l’8 gennaio 1334. Passò ad un ramo della famiglia dei Saluzzo che prese il nome dal toponimo del luogo.

Il castello subisce ingenti danni all’inizio del XVII secolo, a seguito delle lotte per l’annessione del marchesato di Saluzzo; viene in parte restaurato nel 1858, ristrutturando la parte sommitale della torre, con la riproposizione di caratteri architettonici medievali, come i merli bifidi. La struttura del castello conserva parte delle murature perimetrali e la torre a sezione circolare. La torre, probabile nucleo primitivo dell’insediamento incastellato presenta una larghezza ridotta non utilizzabile a scopo residenziale. Inoltre la muratura del recinto non è legata con quella della torre, indice di un’appartenenza dei due corpi di fabbrica a cronologie e cantieri differenti. Il recinto quadrangolare occupa tutta la superficie collinare, e domina la vallata, assumendo un carattere strettamente difensivo e di controllo territoriale, più che residenziale."

Il programma è una celebrazione della spiritualità più laica. E le suite per strumento solo altro non sono che la più alta espressione di questo aspetto nella musica di Bach. L'autore sintetizza nella massima asciuttezza di un solo strumento che non può contrappuntarsi e armonizzarsi, se non con se stesso nota dopo nota e nel suo svilupparsi, tutte le sue qualità, la sua tecnica e la sua invenzione. Ne risultano brani che stupiscono sempre e che mettono a nudo l'intimità del compositore facendoci intuire che ciò che sentiamo ha molto a che fare con l'anima e la spiritualità dell'autore, per il quale, al suo posto, "parla" lo strumento solo.

Se la musica non è propriamente un linguaggio, con le suites in qualche maniera andiamo oltre il suono, fine a se stesso, e sentiamo di accedere al regno del simbolico, a significati più alti, che normalmente l'uomo cerca di esprimere con le parole. Dall'altro canto, la poesia della Merini su Maria (durante il concerto si farà la mezzanotte e si entrerà nel giorno dell'Assunzione di Maria, 15 agosto) è anch'essa impregnata di laica, terrena, spiritualità. Maria è donna, madre di tutti: "La sua verginità era così materna che tutti i figli del mondo avrebbero voluto confluire nelle sue braccia. Ella è tenera, ella è solo una fanciulla". "Tu sei la legge divina ma sei anche un canestro di pace e di fermento, tu sei la terra che sorge, la terra che ti adora e ti ringrazia, tu conosci i movimenti del cielo, la parola ignuda".

Il percorso, che fa toccare cielo e terra, è in qualche modo inverso a Bach, passando dall'arte della parola, della poesia, ancora al luogo simbolico del suono. Suono e parola, Bach e Merini, ci presentano percorsi concentrici, uniti in una sfera che per noi è l'esperienza estetica che è astrazione sensibile e godibile se pur poco definibile. E la prassi esecutiva filologica sulla viola d'epoca gioca a favore di questo aspetto, percepibile, eloquente se pur difficilmente descrivibile della musica. E c'è di più, quando parliamo dell'esperienza uditiva, di puri sensi, della musica e della parola.

Dice la Merini di Maria: "ella è dimora degli angeli, ella è dimora della Parola." L'apocrifo conosciuto come il "Vangelo dell'infanzia" scritto in armeno dice: "Il Verbo di Dio penetrò in lei (Maria) attraverso l'orecchio, e la natura intima del suo corpo fu santificata... E nello stesso momento cominciò la gravidanza della santa Vergine". Alcuni pittori ripresero (ad esempio alla fine del Trecento Melchior Broederlam) il concetto dipingendo le parole dell'Arcangelo che, come un mellifluo fiume sonoro, entrano nell'orecchio di Maria, ingravidandola. Maria rimane vergine nel corpo, ma questa concezione più laica (non per niente è un vangelo scartato dalla Chiesa) cerca il contatto tra cielo e terra che normalmente non è esplicitato nei vangeli, ingravidando la madre di Gesù attraverso l'orecchio, attraverso la parola, attraverso il suono.

Si ricorda che il Voxonus Festival nasce assieme ai tre Comuni della Valle Bronda, Castellar, Pagno e Brondello, col sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo; con l'aiuto di Area Brooker, Ristorante “la Torre” di Brondello, Banca Generali-Private Banking, colorificio Athena, consorzio Ramassin del Monviso, Mele di valle Bronda, consorzio Colline Saluzzesi e col patrocinio della Regione Piemonte e dell'Unione Montana dei Comune del Monviso.

Info: Orchestra Sinfonica di Savona, 019 824663, www.orchestrasavona.it, facebook: Voxonus

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