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Progetto Vola: lavoro a 22 persone in cambio di un aiuto alla comunità

FOSSANO

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Si avvia alla conclusione il progetto Vola – Voucher per il lavoro accessorio: 22 persone coinvolte dalle associazioni in “lavori di cura della comunità”.

Il progetto Vola, cofinanziato dalla Fondazione CRC di Cuneo, nasce da una collaborazione tra il Monviso Solidale e il Consorzio Socio Assistenziale di Alba con l’obiettivo di sperimentare la possibilità di passare dall’assistenza economica tradizionale a un modello che preveda per le persone in difficoltà un aiuto erogato sottoforma di compenso per lavori accessori.

Si tratta quindi di lavori occasionali o legati a stagionalità, retribuiti utilizzando in maniera appropriata i voucher, dimostrando che esistono quindi delle fattispecie nelle quali questo strumento si rivela utile e adeguato per il lavoratore.

Ma per che tipo di lavori? Soprattutto quelli legati al prendersi cura di spazi della comunità, scegliendo di collaborare quindi con due fra le risorse più significative del territorio: le associazioni di volontariato e la Caritas. Ad esse il compito di individuare le attività più consone ai bisogni specifici della comunità nella quale venivano attivati i progetti.

Il limite di questa esperienza può essere legato al fatto che non si siano creati veri e propri posti di lavoro, ma l'incontro con le associazioni ha permesso a chi ha partecipato al progetto di costruire nuovi legami sociali, favorendone l’inclusione e la creazione di contatti che potranno produrre anche occasioni di ricollocazione.

“Nelle tre aree di Fossano, Savigliano e Saluzzo le associazioni hanno proposto a un totale di 22 persone percorsi di 100 ore legati ai diversi bisogni della comunità – spiegano i responsabili dei servizi territoriali del Monviso Solidale -.

A Fossano e Savigliano l’attività svolta è stata finalizzata alla pulizia e manutenzione del dormitorio, al trasporto mobili e attività di sgombero, alla consegna pasti e a lavori di giardinaggio. Volontari e operatori hanno riportato che il valore aggiunto di questa iniziativa è stata la possibilità di restituire fiducia e dignità alle persone, agendo sulla creazione di nuove alleanze tra le istituzioni con cittadini e associazioni, tutti impegnati a condividere un modo diverso di “assistere” e sostenere le persone più vulnerabili e in condizione di povertà”.

Tutte le attività sono state precedute da un corso base di formazione sulla sicurezza, che ai lavoratori tornerà utile anche in caso di futuri inserimenti in azienda. A Saluzzo invece l’attività prevalente si è svolta in un contesto particolare: quello del Campo Solidale Migranti gestito dalla Caritas.

“Le persone coinvolte ci hanno consentito di assicurare un livello accettabile di ordine e pulizia all’interno del campo – racconta un volontario – Abbiamo ricevuto molti rimandi positivi sull’attività dei lavoratori, anche sotto l’aspetto dei rapporti umani instaurati. Si tratta certamente di un’esperienza che restituisce loro dignità, oltre a essere uno strumento valido per il sostegno al reddito”.

Il progetto Vola si avvia alla conclusione nelle prossime settimane, ma è probabile che le azioni in esso contenute siano riproposte a breve all’interno di altri progetti attivi a cura del Monviso Solidale.

“Abbiamo dimostrato che è possibile rispondere a bisogni di tipo economico senza utilizzare un approccio unicamente assistenziale – spiega Giancarlo Panero, Presidente dell’Assemblea dei Sindaci del Consorzio – Crediamo che un’esperienza come quella dei VOLA possa contribuire a disegnare un buon modello di welfare generativo, utile anche in prospettiva per il nostro sistema dei servizi”.

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