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Prevenire le carie con la fluoroprofilassi: come funziona e chi si può sottoporre

CUNEO

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Il fluoro è un minerale indispensabile per contrastare l'insorgenza delle carie, in quanto agisce a livello dello smalto, rendendolo più forte, ed è in grado di rallentale la formazione della placca batterica. Di fatto, il fluoro è presente in alcuni cibi (pesce, verdura, tè, acqua), per tanto è bene pensare di assumerli per attuare una sorta di scorta personale, che potrà rivelarsi utile a livello dei denti. Tuttavia, è bene specificare che la quantità di fluoro che è possibile assumere attraverso l'assunzione di alcuni alimenti non è sufficiente per prevenire la formazione dei processi cariogeni. Ed è proprio per tale ragione che è necessario sottoporsi alla fluoroprofilassi. In passato, tale importante minerale veniva dato per via orale, attraverso l'ingestione di gocce o pastiglie.

Tuttavia, bisogna dire che tale metodica si è dimostrata con il tempo inefficace, in quanto tale sostanza arriva in quantità limitata ai denti, in quanto, prima che venga rilasciata nella saliva, è necessario che il corpo la assimili. Per ottenere maggiori risultati, è meglio che l'assunzione del fluoro avvenga per via topica, che prevede l'applicazione di gel direttamente sullo smalto dei denti. Come funziona e a cosa serve la fluoroprofilassi?

Come anticipato poco sopra, la fluoroprofilassi, detta anche fluorizzazione, non è altro la somministrazione di fluoro a livello dello smalto dei denti, al fine di prevenire la formazione di carie. Ma che cos'è la carie dentaria? É una patologia degenerativa dei denti, dovuta a batteri che metabolizzano gli zuccheri che si trovano nel cavo orale, i quali producono degli acidi che causano la corrosione dello smalto e della dentina.

Lo smalto, infatti, che è composto essenzialmente da fosforo, calcio e fluoro, in seguito all'azione degli acidi viene privato della sua componente minerale. Di fatto, quindi con il trattamento di fluorizzazione è possibile prevenire la formazione delle carie, andando a rallentare la distruzione dello smalto, ma soprattutto accelerando il processo di rimineralizzazione.

Inoltre, così facendo è possibile proteggere i colletti dentali sensibili. In che cosa consiste la fluorizzazione? Tale trattamento prevede l'applicazione di un gel al fluoro sui singoli denti, oppure, attraverso l'impiego di una mascherina, su entrambe le arcate dentarie. Vorresti sapere se è il caso di sottoporti alla fluoroprofilassi? Allora ti conviene cercare uno studio dentistico a Milano o nella tua città, così da attuare un controllo mirato e decidere il da farsi.

Chi può sottoporsi alla fluorizzazione? Per riuscire a raggiungere un elevato livello di prevenzione delle carie, è necessario iniziare la fluorizzazione fin dai primi mesi di vita del bambino. Nello specifico, come sostiene l'Oms, è meglio cominciare verso i 6 mesi, con l'arrivo del primo dentino da latte, avvalendosi di dentifrici fluorati, che abbiano al massimo 1000 ppm di fluoro. In alcuni casi specifici, è utile anche la via sistemica, che prevede la somministrazione di gocce o di pastiglie di fluoro.

Tuttavia, è importante ricordarsi di concordare con il dentista e la pediatra le modalità d'intervento, al fine di non provocare un'eccessiva assunzione di fluoro (fluorosi), che potrebbe determinare non pochi problemi. Dopo circa 6 anni, è possibile pensare di dare il fluoro esclusivamente attraverso il dentifricio. In età adulta l'assunzione di fluoro è consigliata per via topica, attraverso l'impiego di gel, dentifrici e colluttori fluorati, ed è indicata soprattutto per i soggetti cariorecettivi, ma anche per chi soffre di bocca secca, denti sensibili e gengive infiammate. Inoltre, può essere utile effettuare un ciclo di fluoro a chi si sottopone ad un trattamento di sbiancamento, per rimineralizzare lo smalto.

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