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Poste, c'è un piano di riorganizzazione della distribuzione nei Comuni montani

MONTAGNA

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Poste in trenta giorni presenterà alla conferenza unificata un piano per riorganizzare la distribuzione della corrispondenza a giorni alterni. Un progetto che dovrà superare le emergenze causate in oltre 5.000 Comuni italiani con la consegna di giornali e lettere solo 5 giorni su 15 (10 al mese).

La proposta è stata fatta dal ministro Enrico Costa all'azienda e fortemente sostenuta da Uncem che ha sempre chiesto a Poste un impegno maggiore per le aree montane, vista anche la mobilitazione di moltissime Amministrazioni comunali che continuano a opporsi alla riduzione dei servizi.

"Crediamo che Poste non possa continuare con le strategie di riduzione della presenza e delle opportunità nelle aree interne del Paese, come ha fatto finora - spiega l'on. Enrico Borghi, presidente nazionale Uncem - Bene ha fatto il Ministro Costa a dare tempi stretti all'azienda e a chiedere anche un impegno economico per l'attivazione di nuovi servizi. Sulla consegna nei piccoli Comuni, nei borghi di Alpi e Appennini abbiamo segnalato opportunità per superare i giorni alterni. La domiciliazione presso cassette postali comuni ad esempio o la maggiore interazione con enti locali e associazioni".

"Abbiamo chiesto all'azienda, ancora una volta - spiega Marco Bussone, vicepresidente Uncem Piemonte - di essere vettore di servizi digitali e attivare nuovi postamat, ma anche organizzare i servizi di tesoreria per Comuni e Unioni, di aprire sportelli multiservizio. Ora Poste ha trenta giorni per rispondere al ministro. Faremo proposte e vigileremo".

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