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Serve più amore per la Valle Stura, "così difficile da vivere e così facile a morire"

MONTAGNA

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GUIDO OLIVERO - Da una vita sono legato alla Valle Stura di Demonte, in provincia di Cuneo. Valle lunga, con ambienti diversi e comunque tutti molto interessanti sotto tanti punti di vista. Dal paesaggio ai campanili, dalla storia alle coltivazioni, seppur da anni sempre più limitate.

Salendo da Borgo San Dalmazzo attraversi ponti storici e vedi paesi appoggiati e posati su declivi dolci e irti. Nonostante i tempi di percorrenza spesso lunghi, a causa dei camion che, purtroppo, al di là dei tempi di percorrenza, non fanno sicuramente “le carezze” all’ambiente di media e bassa valle, quando arrivi sopra Vinadio il paesaggio diventa, a dispetto degli incendi, spettacolare.

Il monte Bersaio ti saluta con fare solenne e t’accompagna sino a dove i camosci “saltan la strada con un sol balzo”. E poi su, su fino in punta, per poi scendere, se vuoi, verso la Francia. Percorso che d’inverno diventa ancora più bello con la neve che nasconde e ricama tutto. Dalle piante alle cime, sino ai bordi delle strade.

In inverno, ogni tanto, vado a sciare in quella minuta stazione sciistica in mezzo ai pini e ai larici, con i quali la neve gioca sino a tarda primavera. Anche quest’anno, come da tempo ogni tanto faccio, sono andato qualche volta a sciare lassù, quasi in cima alla valle. In tutta sincerità non ho più trovato quella magia che per tanti anni avevo sempre percepito.

La neve, le piante e la luce: tutto come prima. Ma la piccola stazione l’ho trovata diversa. L’ho scoperta triste, smarrita e invecchiata. Sono rimasto sorpreso e anche amareggiato. Sorpreso perché tempo prima avevo letto di nuovi progetti di rilancio. Invece nulla di nulla, anzi direi un salto all’indietro di decenni.

Le splendide piste dell’Andelplan chiuse. Niente modernità negli accessi, parcheggi maltenuti e addirittura bagni sporchi e poi definitivamente chiusi. Dinnanzi a questa desolazione l’amarezza mi ha preso dentro e mi ha spinto a lanciare attraverso questi brevi pensieri un piccolo segnale a tutti quelli che alla Valle Stura vogliono bene.

Personalmente penso che la Valle Stura si meriti qualcosa di meglio. Una Valle che andrebbe valorizzata, dagli impianti sciistici alle terme. Percorso sicuramente non facile, ma che richiede, per tutte le iniziative che si mettono in campo, un ingrediente di base: l’amore verso un territorio "così difficile da vivere e così facile a morire".

Guido Olivero, professore universitario

(Nella foto il paesaggio della Bassa Valle Stura)

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