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Ordini del giorno dei 5 Stelle su cunicoli storici, piste ciclabili, Cuneo-Nizza e verde pubblico

CUNEO

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Sono quattro gli ordini del giorno che il MoVimento 5 stelle di Cuneo presenterà nel prossimo consiglio comunale. "Abbiamo raccolto le istanze del territorio in merito al coinvolgimento delle agricole nella gestione del verde pubblico e, perché no, anche nello sgombero neve. C'è una legge appostita e si inizierebbe (...) ad aiutare e valorizzare anche le piccole imprese presenti nel Cuneese e che conoscono bene sia il territorio che le esigenze del loro settore", spiega Silvia Cina del M5S Cuneo. Si riportano di seguito i testi integrali degli Odg.

"Oggetto: studio, ripristino e valorizzazione dei cunicoli storici sotterranei di Cuneo

Premesso che i cunicoli sotterranei di Cuneo hanno peculiarità storiche e di grande eccellenza ed originalità, potenzialmente suscettibili di studi, ripristino e valorizzazione e considerato che tali caratteristiche potrebbero rendere il progetto del loro ripristino e valorizzazione finanziabile dall’Unione europea attraverso finanziamenti diretti, impegna il sindaco e la giunta di proporre all’Ufficio Europa di valutare un progetto di ripristino e valorizzazione dei cunicoli sotterranei di Cuneo attraverso le opportune azioni di ricerca e di partenariato".

I consiglieri del M5S Manuele Isoardi, Silvia Maria Cina

La consigliera di Cuneo città d'Europa Maria Luisa Martello

La consigliera di Grande Cuneo Laura Menardi

"Oggetto: cartellonistica e sensibilizzazione sul corretto utilizzo delle piste ciclabili

Visto che diversi cittadini lamentano un uso particolarmente disinvolto e spericolato da parte di alcune persone che usano le piste ciclabili in modo improprio, soprattutto ove esse incrociano con le strade percorse dalle auto e che sembra che dovrebbero arrivare centinaia di migliaia di euro di fondi per le nostre piste ciclabili, sia sull'altopiano che nelle frazioni.

Ricordando che sia i ciclisti che i pedoni che passeggiano sulle piste ciclabili sono tenuti ad osservare, come chiunque altro, il codice della strada e le regolamentazioni derivanti. Rilevando che la possibilità di poter installare cartelli o scritte che invitino i ciclisti a moderare la velocità non sembra contrastare con nessun regolamento urbano né di altro tipo e ricordando come, se l'ignoranza della legge non è ammessa, è pur vero che la pubblica amministrazione ha il dovere di informare e sensibilizzare al meglio i cittadini riguardo ai comportamenti corretti.

Impegna l'Amministrazione comunale a valutare la possibilità, anche in via sperimentale o temporanea, di mettere un’adeguata cartellonistica lungo i tratti sensibili delle piste ciclabili, o verticali, come la segnaletica stradale, o scritti sulla pista ciclabile medesima, in modo da sensibilizzare maggiormente all'uso responsabile degli utenti della pista ciclabile, pur ribadendo che consideriamo la bicicletta un mezzo ottimo per spostarsi"

Manuele Isoardi, Silvia Maria Cina

"Oggetto: ferrovia Cuneo-Nizza

Premesso che la ferrovia Cuneo Nizza interessa un territorio ben più ampio di quello fisicamente percorso dai binari, coinvolgendo non solo Torino, ma arrivando fino alle città svizzere come Berna o Zurigo, sia per il trasporto di persone che per le merci (dal Piemonte la via più breve per arrivare a Nizza e alla Francia del Sud è proprio la ferrovia che passa per Cuneo e la Val Roya)

che recentemente alcuni sindaci delle località site nella valle Roya, tra le quali Tenda, Fontan e Breil, vietano l’accesso alla statale del Col di Tenda in Francia ai mezzi pesanti (TIR) creando una difficoltà per le aziende del nostro territorio che lavorano con l’interscambio economico con la Francia e la Costa Azzurra,

che anche altri comuni italiani attraversati dalla linea ferroviaria hanno espresso tramite degli ODG approvati nei loro consigli comunali, come Roccavione, l'idea di poter usare la linea ferroviaria Torino Cuneo Nizza anche per il trasporto merci, considerando il divieto ai mezzi pesanti in valle Roya attualmente vigente,

che in passato, tramite la linea Torino- Cuneo-Nizza, passavano treni merci e che con qualche aggiustamento strutturale della linea il trasporto merci potrebbe tornare ad essere una soluzione interessante che evita ai mezzi pesanti di allungare di molti chilometri il viaggio da Cuneo alla Francia,

che il trasporto merci su ferro negli altri paesi europei avviene in misura assai maggiore rispetto all'Italia dove, in base ad una statistica del 2013 dell'osservatorio Eurispes sulla mobilità, solo il 6% delle merci viaggia su ferro rispetto ad una media europea che varia tra il 12 e 18% e ricordando come il trasporto su ferro sia meno inquinante, meno impattante sul territorio e più sicuro rispetto a quello su gomma.

Avendo rilevato che si può accedere a finanziamenti diretti dall’Unione Europea differenti e con obiettivi diversi sia per per la valorizzazione turistica della linea che per i lavori di adeguamento strutturale/manutenzione e che è stato istituito recentemente l’Ufficio Europa per la competenza sui bandi europei.

Impegna il sindaco e la giunta a continuare l’avviato percorso di sostegno alla completa riapertura della linea ferroviaria Cuneo- Nizza e a coordinarsi con tutto il territorio interessato per cercare di attrarre finanziamenti europei finalizzati sia all’obiettivo della valorizzazione turistica che all’obiettivo dell’adeguamento al trasporto merci, quale ulteriore potenzialità per tutto il territorio".

I consiglieri del M5S Silvia Maria Cina e Manuele Isoardi

La consigliera di Cuneo città d'Europa Maria Luisa Martello

La consigliera di Grande Cuneo Laura Menardi

"Oggetto: gestione del verde pubblico

Considerato che sia nella classifica “Ecosistema Urbano” di Legambiente, che vede Cuneo al sessantatreesimo posto alla voce “Verde Urbano”, sia nella classifica 2017 della qualità della vita stilata da ItaliaOggi (che in genere riguarda le province) che, alla voce “Frazione di territorio destinato ad aree verdi nel comune capoluogo”, una voce sicuramente riguardante il nostro territorio comunale, Cuneo si trova al settantottesimo posto e ritenendo che questi siano segnali chiari di una insufficienza di cura del verde pubblico e delle aree verdi per le quali serve una inversione di tendenza.

Rilevato che nel territorio comunale di Cuneo è sita un’area naturalistica di grande pregio come il Parco Fluviale Gesso e Stura, la quale necessita di attenzioni e cure particolari valutando il grande patrimonio non solo faunistico ma anche di flora e alberi che racchiude in sé.

Avendo visto che ci sono piante esotiche infestanti nella zona del parco fluviale Gesso e Stura e anche nelle zone limitrofe, come l’Ailanto (Ailanthus Altissima), che sta espandendo sempre di più il suo areale, mettendo a rischio le nostre specie autoctone e ritenendo che si debba avere un piano di contenimento dell’ailanto stesso.

Considerato che nella legge regionale n° 4 del 10 Febbraio 2009 “Gestione e promozione economica delle foreste” all’articolo 22 si evidenzia che la Regione “promuove la tutela della biodiversità e la diffusione delle specie arboree ed arbustive autoctone indigene del territorio piemontese” e nel regolamento forestale del 25 fabbraio 2010 n.4R si evidenzia come tra le 4 specie esotiche invadenti appare l’Ailanto (Ailanthus Altissima)

Avendo visto che in base al DLGS del 18�52001 n.228 “orientamento e modernizzazione del settore agricolo a norma dell’articolo 7 della legge 05�32001 n 57” all’articolo 14 comma 3 ”Contratti di collaborazione con le pubbliche amministrazioni” è scritto che" le Pa possono concludere contratti di promozione con gli imprenditori agricoli che si impegnino nell’esercizio di attività di impresa ad assicurare la tutela delle risorse naturali, della biodiversità, del patrimonio naturale e del paesaggio agrario e forestale". All’articolo 15 comma 1 è scritto invece che "al fine di favorire lo svolgimento di attività funzionali alla sistemazione e manutenzione del territorio, alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale, alla cura e al mantenimento dell’assetto idrogeologico e a promuovere prestazioni a favore della tutela delle vocazioni produttive del territorio, le PA possono stipulare convenzioni con gli imprenditori agricoli".

Ritenendo che le aziende agricole possano anche erogare servizi di pubblica utilità attraverso l’uso prevalente di attrezzature e risorse dell’azienda normalmente impiegate nell’attività agricola esercitata e ritenendo che un rafforzamento economico abbinato ad opere di pubblica utilità sia un beneficio e non certo un danno per le aziende agricole del nostro territorio. Inoltre, le aziende agricole spesso hanno mezzi meccanici e non e competenze a sufficienza per occuparsi della questione della manutenzione del verde pubblico.

Impegna l'Amministrazione comunale a valutare la possibilità di affidare servizi connessi alla manutenzione e pulizia del verde pubblico anche ad aziende agricole locali site nel nostro territorio in base alle leggi vigenti e alle possibilità offerte del DLGS del 18�52001 n.228 e a iniziare a scrivere un piano riguardo al contenimento delle specie esotiche invasive nel parco fluviale Gesso e Stura come l’Ailanto (Ailanthus Altissima) nell’ambito della commissione consiliare competente.

Manuele Isoardi, Silvia Maria Cina

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