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Ora che torni a casa col diploma dalla Cina vorrei dirti: "Non ti accontentare mai"

ALBA

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TERESIO ASOLA - Torni in Italia dopo dieci mesi di liceo in Cina. La tua scuola non aveva un nome, ma un numero. Hai portato con orgoglio la divisa biancoazzurra della Scuola Numero 4 di Zhengzhou. Hai frequentato lezioni in mandarino che all'inizio non capivi bene. Ti sei dato un metodo.

Hai condiviso i sogni di ragazzi cinesi uguali a te, che dopo il liceo voleranno via, i più in Canada, a trovare un'università e una strada. Hai fatto volontariato distribuendo quaderni e libri nella scuola di un villaggio contadino. Ogni lunedì mattina scendevi alle sei per il tuo turno settimanale di pulizia dell'aula scolastica.

Hai saputo farti accogliere dalla tua famiglia cinese ospitante. Hai parlato orgoglioso della mostra del Museo Egizio di Torino, a Zhengzhou. Hai studiato le materie cinesi senza trascurare quelle italiane del liceo Spinelli che ti ha concesso questa opportunità. Ti sei dato obiettivi, hai conseguito un diploma.

Hai imparato a lavare, stirare, prenderti cura di te e degli altri. Più che vedere, ascoltare, assaggiare, hai toccato con mano e sperimentato. Hai vissuto. Sei cresciuto. Spero di riconoscerti ancora. Una sola cosa vorrei dirti: non prendere esempio da noi vecchi. Non ti accontentare mai.

Teresio Asola

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