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Nuove bollicine di quel vino che a Farigliano porta il nome della nonna "Netta"

MONDOVì

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MARIO CONTE - Tanto per prenderla un po' alla lontana, poiché le origini sono irrinunciabili per comprendere ed apprezzare, risaliamo al Medio Evo quando i benedettini misero a dimora in terra di Langa un vitigno a bacca bianca denominato Anascetta. Queste vigne prediligevano e prediligono zone ben soleggiate, quindi situate sulla parte alta delle colline, sui versanti esposti a mezzogiorno. Tale posizione è necessaria poiché i grappoli molto fitti e con buccia sottile sono facilmente preda della muffa grigia.

Quest'uva era ritenuta eccellente come frutta e per produrre un ottimo vino. Testimonianza ne sono le definizioni del Fantini, che nella seconda metà dell'Ottocento la definisce dalla “finezza uguale al Moscato”, mentre il Rovasenda la proclama “uva delicatissima e vino squisito”.

Alla fine dell'Ottocento la coltivazione di questo vitigno inizia a diminuire in favore dei vigneti adatti alla viticoltura moderna e quasi scompare. La coltivazione riprende alla fine del secolo scorso, con il pregio ulteriore di essere ormai l'unico vitigno a bacca bianca autoctono delle Langhe.

Anna Maria Abbona, con il consueto impegno che la contraddistingue, attinge ai ricordi famigliari quando la matriarca nonna Netta era la depositaria delle tradizioni e si innamora dell'antico vitigno, che intanto ha modificato il nome in “Nascetta”, e decide di impiantarne alcuni ettari. Ragioni del cuore, poi, fanno armonizzare il nome Nascetta con quello della nonna e nasce così l'etichetta, chiara e limpida: Netta.

Le prime vendemmie hanno acidità tale da permettere un ulteriore impiego in concordanza con quanto già nell'Ottocento era affermato e conosciuto: la spumantizzazione. In un assolato e colorato pomeriggio di fine ottobre, Anna Maria Abbona e con lei tutta la famiglia, ha presentato le nuove bollicine ottenute con l'antico metodo Martinotti, tanto per chiamar le cose col loro nome, anche se poi il francese Charmat sarà colui che brevetterà il metodo.

Lo spumante brut che Anna Maria Abbona propone è elegante, piacevole e delicato. Come il Netta fermo, il Netta brut è particolarmente apprezzabile come aperitivo e come abbinamento a piatti di pesce soprattutto se fritto. Prontissimo a sostituire, in queste occasioni e col vantaggio della sua territorialità, un altro spumante diffusissimo.

Non mi resta che ricordare l'indirizzo del produttore Anna Maria Abbona, frazione Moncucco 21 a Farigliano (0173 797228) e affermare che sarò lieto di trovare una bella diffusione di Netta in bar e ristoranti per trarne la letizia provata in quel pomeriggio alzando il calice dinanzi ad un rosseggiante tramonto.

Mario Conte, gheusologo
 

 

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