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"Noi e l'arte": connubio perfetto tra prosa, poesia e pittura fino a Natale a Robilante

MONTAGNA

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Robilante, in provincia di Cuneo, ospiterà, in occasione del Natale 2018, "Noi e l'arte", significativo connubio tra poesia, prosa e pittura. Venerdì 21 dicembre dalle 17 gli autori Pino Tinaglia e Paolo Usai presenteranno i loro libri, circondati da opere d’arte di Silvio Iacono (il "Rinascimentale") e altri pittori. La mostra rimarrà aperta da sabato 22 a lunedì 24 dicembre.

Pino Tinaglia presenterà il suo quarto libro "La mafia, mia madre". Parlare di mafia è complicato perché siamo abituati a considerarla come un fenomeno complicato. Alla sua base, invece, c'è una struttura piuttosto semplice. Attraverso il vissuto di don Gugliemo Scarpuzza, l’autore illustra la storia della mafia italiana, per un periodo che va dal 1934 al 2009. Gli eventi incalzano il lettore, proiettandolo all’interno di circostanze in cui vale la legge del più forte. Questo volume è uno strumento per approfondire e riconoscere il fenomeno mafioso.

Il momento poetico girerà invece intorno alle poesie di Paolo Usai, l’inventore dell’ombrello luminoso della pace. L’idea nacque dal vedere in tv, dopo il terribile attentato alle Torri Gemelle, due presidenti sotto lo stesso ombrello: il presidente degli Stati Uniti e quello della Russia. Su questo ombrello sono rappresentate tutte le bandiere del mondo in uguale dimensione: ogni popolo deve impegnarsi a mantenere la pace in uguale misura. Il 29 marzo 2017 l’ombrello della pace è stato donato e accolto da Papa Francesco.

"Noi e l’arte" nasce dal legame di amicizia di tre artisti, accomunati dall’abbandono della terra natia (la Sicilia e la Sardegna), dallo svolgimento di un lavoro pubblico e da un forte senso della comunità. Starà ad un attento osservatore cogliere altre corrispondenze tra gli artisti. Un dipinto tra quelli esposti dal "Rinascimentale", ad esempio, nasconde un’allegoria sulla conoscenza, vista come riconoscimento dei legami che legano una cosa all’altra.

Gli artisti Lorena Massa, Marisa Aime, Sofia Maroglio, Davide Gerbaldo e Federico Chiari esporranno alcune loro opere all’interno della mostra. "L'arte ha parlato molte più lingue di quelle che l’uomo stesso abbia mai creato” diceva Sallustio, parole e schizzi di colore aspettano solo di essere interpellati per rivelare qualcosa allo spettatore che vuole cogliere.

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