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ROCCAFORTE MONDOVI'/ Esercitazione a sorpresa di soccorso speleologico

MONDOVì

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L’Abisso dei Gruppetti, presso Roccaforte Mondovì è stato scelto per una importante esercitazione  della Prima Delegazione Speleologica del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese (SASP) appartenente al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS).
 
Questa volta l’evento si è svolto “a sorpresa” allo scopo di mettere a punto i protocolli di allertamento, la logistica dell’intervento e l’alternarsi dei tecnici che hanno lavorato in grotta in tutte le fasi della simulazione.
 
L’abisso, profondo 183 m, si apre a quota 1975 m sulle pendici che separano la Valle dell’Ellero dalla Val Tanaro. Qui, nelle prime ore di sabato 10, un gruppo di figuranti ha simulato un incidente a un membro di un gruppo di speleologi in esplorazione sul fondo della grotta.
 
Mentre il resto del gruppo rimaneva col ferito e gli prestava i primi soccorsi, i due più esperti sono risaliti in superficie per dare l’allarme al numero unico di richiesta soccorso 112 specificando all’operatore di centrale che si trattava di un incidente speleologico.
 
Il Delegato speleologico piemontese del CNSAS, subito allertato, ha immediatamente inviato i tecnici più vicini al luogo dell’incidente simulato organizzando una squadra di primo intervento.
Tutti i tecnici CNSAS, infatti, sono abilitati al primo soccorso BLS-D.
 
I soccorritori hanno raggiunto e messo in sicurezza il ferito e i membri del gruppo speleologico. Hanno valutato le condizioni dell’infortunato registrandole su una apposita scheda medica. Intanto, una seconda squadra ha raggiunto l’ingresso della grotta e ha iniziato a stendere un cavo telefonico lungo i 450 m che separavano l’ingresso dal luogo dell’incidente.
 
Quando le prime due squadre sono entrate in contatto, tutti i dati sull’incidente e sulle condizioni dell’infortunato sono stati trasmessi al campo base che nel frattempo era stato allestito all’esterno.
Qui è stata decisa la strategia dell’intervento e sono state inviate all’interno due squadre di attrezzisti che hanno predisposto la grotta per il recupero del ferito. La barella, nel frattempo, è stata portata all’interno insieme alla squadra medica arrivata poco prima mentre i membri del gruppo speleologico sono stati evacuati in sicurezza.
 
Un sanitario membro della Scuola Nazionale Medici per Emergenza ad Alto Rischio in Ambiente Ipogeo, coadiuvato dagli altri tecnici, ha stabilizzato le condizioni sanitarie del figurante, lo ha imbarellato e ne ha verificato le condizioni vitali per l'intera durata del soccorso.
 
Le operazioni sono proseguite senza interruzione per tutta la notte. La barella con il figurante è stata progressivamente sospesa ai numerosi sistemi di recupero su corda allestiti dai tecnici attrezzisti ed infine estratta dalla grotta nella mattinata di domenica 11.
 
Tutto l’intervento si è svolto come previsto dai protocolli messi a punto dal CNSAS e la logistica e l’alternarsi delle squadre all’interno della grotta sono risultati ottimali.

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