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Momenti speciali alla rinnovata Scuola della Provvidenza di Bra

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - Questa domenica la Scuola Provvidenza, per l'inaugurazione, ha indossato il vestito nuovo, disegnato dal prof. Carmine Maffettone e cucito con cura dagli insegnanti e dallo staff.

E' un vestito nuovo che, con il prestigioso stabile, mantiene lo stile della scuola con notevoli innovazioni nella didattica.

La mente che ha fortemente voluto e diretto il progetto è il prof. Carmine Maffettone, già direttore dell'Università Pegaso di Bra.

Il suo intento: riportare una ventata fresca alla Provvidenza, istituto che dal 1758 ha accolto migliaia di bimbi e scolari.

Nei braidesi è un ricordo vivo di chi l'ha frequentato, un punto fermo per l'istruzione, per la ricchezza degli ambienti, della didattica e della morale delle Maestre.

Si sa, che le novità sovente vengono accolte con un po' di scetticismo, ma già dalla partenza l'anno scolastico promette bene.

Il pomeriggio, con invito esteso a tutti è stato piacevolissimo. Svolto sotto lo sguardo attento di tutto lo staff, molto collaborativo con il direttore. Una buona sinergia tra chi si interesserà, accudirà, i bimbi dell'asilo e delle elementari, nella delicata fase formativa della personalità.

Nel cortile, affollato, c'era il piacevole conversare di genitori, che si scambiavano opinioni, sull'educazione dei loro bimbi . Come quello dei dirigenti di altri Istituti: i coniugi Margherita Testa e Benedetto Russo; Francesca Scarfì con il marito Piero Maimone; Giuseppe Ierardi con gentile consorte, …... Sono intervenuti carinamente per un saluto di benvenuto a Carmine Maffettone.

Non sono mancate le autorità, l'amministrazione Comunale, e la presenza del sindaco Bruna Sibille, ne ha sigillato l'importanza per tutta la città.

Affacciata alla finestra della sala riunioni, al primo piano, ho percepito un'atmosfera serena, di casa, di accoglienza. Gioioso stare insieme, animosità di chiacchiere, scambio di opinioni tra grandi, e i bimbi, in mezzo a un po' di confusione, giocavano allegri e si intrattenevano tra loro.

Ho colto brani di conversazioni di genitori e anche di nonni, che raccontavano episodi vissuti proprio in questa scuola.

E' il senso di appartenenza all'Istituto, che ha lasciato buoni ricordi. Persino da chi non l'ha frequentata.

Tenero l'episodio del bimbo che ha letteralmente trascinato i genitori nella propria aula: “Vedi mamma, da questa finestra si vede il balcone di casa nostra. Puo vedermi e farmi ciao con la mano!”

L'insegnante Donatella Poggio, con il suo gruppo di danza, ha rallegrato e intrattenuto per un po' i bimbi con la rappresentazione di un'avvincente fiaba. Seduti su panche, un po' trafelati dopo i tanti scorrazzamenti, sono stati buoni buoni, attratti dallo spettacolo.

Intanto sotto il portico contornato da centinaia di palloncini bianchi, con il logo della scuola, sono apparsi golosi vassoi colmi di ogni: crostate di frutta assortite, fette di pane con abbondante spalmatura di Nutella, immancabile per la gioia dei bimbi, ma anche degli adulti. Per gli amanti del salato teglie di pizza, focaccia. Un ricco e assortito cesto di frutta, dava un senso pittorico alla tavola.

Insomma tra una chiacchiera e l'altra, a chiusura della festa è apparsa la torta guarnita con raffinato logo della Provvidenza.

Protagonista anche il più che spazioso, immenso giardino, nel retro dello stabile. Dai più insospettato. C'è stata un'ondata di meraviglia, quando seguendo l'originale freccia in legno, con gallina, gallo e pulcini applicati, che indica la posizione del pollaio, sì è presentato un rustico portico, ben riattato. E una enorme distesa di verde, un fantastico e vanitoso melograno, e al fondo il recinto con le galline ruspanti. Un po' infastidite da strilli di bimbi e dal via a via di curiosi. Raro oggigiorno vedere galline e galli, persino per gli adulti.

E poi, il momento più atteso dai bimbi: il lancio dei palloncini bianchi. Tutti in cerchio, con la cordicella stretta tra le mani, quasi dispiaciuti, li hanno lasciati andare. Tutti quanti, anche noi adulti, con il naso in su, a seguire il loro lieve ondeggiare, e superare i tetti per infilarsi nel cielo limpido e blu. E poi piano piano scomparire.

Ora il momento ludico si era concluso. Da domani si penserà a un percorso scolastico fruttuoso, seguito con impegno, da scolari e maestre, e anche dai genitori.

Un grazie al direttore Carmine Maffettone, e al suo prezioso staff, che non braidese di nascita, si è preso cura di una Istituzione così importante per la nostra città.

Fiorella Avalle Nemolis

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