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Medaglia d'argento della Sanità al cuneese Borgogno, presidente dell'Aitf

CUNEO

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La consegna della Medaglia d’Argento al "Merito della Sanità" da parte del capo dello Stato, Sergio Mattarella, all'AITF (Associazione Italiana Trapiantati di Fegato) avverrà il 21 ottobre a Roma, presso il Ministero della Salute, alla presenza della ministra Beatrice Lorenzin. 

A ritirare il riconoscimento sarà il Presidente Nazionale, il cuneese Marco Borgogno, già sindaco di Borgo San Dalmazzo, in provincia di Cuneo, trapiantato da 15 anni, accompagnato dal vice presidente, il torinese dott. Aldo Giacardi, già chirurgo trapiantologico in Molinette.

L’AITF onlus è l’unica associazione del settore ad avere la sua sede nazionale in Torino presso l’ospedale Molinette ed è stata fondata nel 1988 dall’ing. Carlo Maffeo, presidente onorario,  trapiantato a Bruxelles 29 anni fa da un giovane chirurgo: Mauro Salizzoni, colui che nel 1990 creerà il centro trapianti di fegato , divenuto col tempo uno dei più importanti in Europa ,tanto da raggiungere il numero di quasi 3000 interventi. Un primato che ha fatto di Torino una scuola ed un esempio di chirurgia eccellente.    

AITF dalla originale struttura locale in Torino, sorta per sostenere moralmente e fornire il necessario aiuto concreto, diretto ed indiretto, ad adulti e/o bambini prima durante e dopo il trapianto, ha allargato il suo raggio d’influenza con sedi nella maggior parte delle regioni italiane ed è riconosciuta come referente privilegiato nel suo settore dal Ministero della Salute. Parte operativa dell’associazione è l’AITF - BIMBI che si occupa dei trapianti pediatrici con sede presso l’Ospedale Regina Margherita di Torino.

AITF, recentemente si è prodigata per sostenere l’applicazione del progetto “Una Scelta in Comune”, una legge dello Stato che prevede di raccogliere la volontà di donazione degli organi  del soggetto interessato,  nel momento del rilascio o del rinnovo della Carta d’Identità ( abbastanza disattesa dagli enti locali) e per la somministrazione dei nuovi farmaci i grado di debellare l’epatite C, che causa circa il 40% dei trapianti epatici. Ed e’ stata promotrice in questi ultimi tempi della creazione di un coordinamento con le altre consorelle (cuore, reni e polmoni) in grado di creare una maggior coesione d’impatto nei confronti delle autorità sanitarie.

 

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