Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

Lotta al tarlo asiatico, a Cuneo si tagliano le piante infestate: cosa fare poi con il legno

CUNEO

  • Foto
  • Foto
  • Foto
Condividi FB

A Cuneo sono iniziati i tagli delle piante nella zona infestata dal tarlo asiatico del fusto ad opera degli operai forestali della Regione Piemonte."In questa fase - ci dicono dal Comune - c'è stata una stretta collaborazione fra l'Ufficio Verde Pubblico del Comune di Cuneo, il Settore Fitosanitario e gli operai forestali della Regione Piemonte; i cittadini interessati finora dai tagli hanno collaborato con molta disponibilità, nonostante i disagi delle operazioni".

Parte del Comune di Cuneo, infatti, ricade nella zona "cuscinetto" (vedi mappa) in cui è vietata la movimentazione, fuori dalla zona indicata nella mappa, del legname e dei residui di potatura di aceri, betulle, carpini, Cercidiphyllum, faggi, frassini, ippocastani, Koelreuteria, olmi, ontani, pioppi, platani, salici e tigli. I residui di potatura e di taglio, solo delle piante sopra elencate, potranno essere portati a Madonna dell’Olmo, in via Chiri dove, da inizio dicembre, è presente un'area di stoccaggio aperta dal lunedì al venerdì dalle 14 alle ore 18, il sabato dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18.

Se, quando si taglia, si vedono tarlature o larve come quelle delle foto, occorre avvisare il Settore Fitosanitario della Regione Piemonte (piemonte.fitosanitario@regione.piemonte.it - 011.4321473). Se non ci sono segni di tarlo asiatico si può utilizzare il legname per uso proprio solo all'interno della zona cuscinetto (area interna alla linea tratteggiata in bianco sulla planimetria) oppure portarlo nell'area di raccolta in via Chiri a Madonna dell’Olmo. Le ditte specializzate che fanno manutenzione del verde possono contattare l'Ufficio Verde Pubblico del Comune di Cuneo (tel. 0171 444493 / 444498 - Centralino 0171 44441) per concordare le modalità di consegna.

Tutto il materiale tagliato viene cippato e conferito ad una centrale a biomasse. Nei prossimi mesi continueranno anche i monitoraggi da parte del Settore Fitosanitario della Regione Piemonte in collaborazione con Ipla (Istituto piante da legno e ambiente) ed i carabinieri forestali della stazione di Cuneo.

 

VIDEO