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Libri che parlano: a spasso al Belvedere di Bra tra racconti di vita e giardini in fiore

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - Un giorno speciale ai giardini del Belvedere sulla Rocca di Bra, in provincia di Cuneo. Con la manifestazione: “Libri che parlano” sono persone a raccontarsi, a portare il proprio contributo, con la parola non scritta, ma parlata.

E' una festa, anzi, un invito a godere del verde ombroso, in un caldo pomeriggio di maggio. Pare un dipinto di Manet, en plein air. Si colgono sfumature tra luci e ombre. Incantevole paesaggio.

E disseminati qua e là gruppetti di persone. Chi disteso sull'erba su un candido telo, a godere del sole.
Chi invece a girellare tra aiuole fiorite. Ad ammirare e apprezzare il lavoro di recupero di questo antichissimo giardino.

Salgo poco alla volta. Non voglio perdere nulla. Incontro una figura femminile slanciata, con abito fondo bianco con disegnate tantissime foglie verdi, anzi, verdissime: clorofilla pura. E' molto appropriato, tanto che si confonde con il paesaggio.

E' Simona Borgogno, braidese amante del bello che si è prodigata con i volontari degli Amici dei Giardini della Rocca, per riportare all'antico splendore un luogo abbandonato a se stesso e mal frequentato. Ora si può goderne a pieno. Bimbi, famiglie e perché no, anche fidanzatini in passeggiata.

Simona, mi conduce, entusiasta a vedere la casetta delle fiabe. In basso, c'è una porticina d'ingresso bianca, e tante finestrine, poste sul tronco di un gigantesco albero. Sono la prova che le fate del bosco esistono. Abitano li. Tra luci e ombre. E a proteggere le fatine, c'è una immensa aiuola circolare, formata da rigogliose ortensie bianche.

Intanto una coppia, la donna con abito lungo a righe bianche e nere, e cappellino di paglia molto fru-fru, stile Vogue, scende lentamente nel prato e si tiene per mano.

E' tutto cosi soffice, ovattato, l'erba, i passi felpati, uno scenario naturale del '900. Non c'è chiasso. C'è il rumore delle foglie che quel lieve venticello, ristoratore, muove a creare altre luci e ombre.

Un gruppo di bimbi si dedicano alla lettura con la loro insegnante, Daniela Cendron, che paziente accoglie le loro osservazioni.

Ma ecco, una nota che ci riporta ai giorni nostri: un gruppetto circonda un personaggio alquanto eccentrico.

E' una nuvola di tulle fuxia, attorno al collo piume di marabù, collane e bracciali vistosi e luccicanti, ….e in testa una riccioluta parrucca bionda, altissima, simile a quella di “Marge Simpson” la paziente moglie Homer Simpson, noti personaggi dei cartoon.

Impersona una donna fatale, molto sexy, abbigliata in abito da sera. Truccatissima. Con modi molto eleganti. E sorrisi smaglianti. E' Dario Bellotti, Drag Queen, attore e trasformista, in arte Barbie Bubu.

Crea molta curiosità e lui, Dario, spiega che di giorno è uomo che lavora e di notte si traveste e interpreta Barbie Bubu. Il suo mantra: “La normalità non esiste.”

Ci altri gruppi che ascoltano i libri parlanti, sotto querce, tigli, pini centenari, accomodati sulle seggioline di legno, ascoltano chi si racconta.

Il generale Gianni Carnevale incanta col racconto dei suoi avventurosi viaggi intorno al mondo con il gruppo di Overland.

Il braidese Renè Maunero, pastore e produttore di formaggio di capra, descrive la sua vita dura, ma felice, tra pascoli, alpeggi, transumanze.

Anche un signore ipovedente, con il suo fedele cane guida, parla della sua particolare condizione e della sua esperienza.

E si ode pure un coro di bimbi di varie etnie, a rallegrare il giardino. Non manca il banchetto del gruppo “Sei di Bra se...” a ricordare la braidesità con Mariarosa Cappelletti, e le sue collaboratrici Marina Ferrero e Piera Volpengo, che propongono, in tema col luogo, oltre ai gagedts, splendide piantine di girasole del tipo Pompon.

Un continuo via vai di gente. Dalle 10 del mattino alle 18. Momenti di relax, chiacchiere, risate, divertimento in un luogo sicuro, salubre e gioioso: i giardini del Belvedere sulla Rocca di Bra.

La manifestazione è stata creata con la collaborazione del Comune di Bra.

Fiorella Avalle Nemolis

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