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Roburent, vivere e lavorare in montagna: legge ferma da 24 anni, troppa burocrazia

MONTAGNA

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ROBERTO CROCI - A San Giacomo di Roburent in occasione della 5° edizione della Fiera Regionale della Montagna, con il patrocinio della Regione Piemonte, si è tenuto il convegno di Confartigianato “Vivere e lavorare in montagna”.

Ennesima occasione per fare il punto sulle difficoltà delle “Terre Alte”. Molto diretto all’apertura il Presidente dell’Unione Montana Monregalese Gianrenzo Taravello, sindaco anche di Torre Mondovì, che ha ricordato per l’ennesima volta come la legge “giusta” c’è già, approvata, ferma da 24 anni (ventiquattro anni!) perché manca il decreto attuativo del Ministero delle Finanze: è la così detta Legge Carlotto (legge 97 del 1994!), dal nome dell’onorevole cebano che l’ha promossa e continua a farlo, ma sembra da solo!

Stesso paradosso, continua Taravello, avere nel Monregalese il record di rete in fibra (ormai motore di sviluppo) più diffusa in Italia, ma del tutto inattiva perché mancano i collegamenti di pochi metri fra comuni e utenza! Stessa franchezza tutta piemontese del Senatore Giacomino Taricco che non ci ha dato speranza: su 945 “onorevoli”, molto meno del 20% viene da aree anche pseudo montane, quindi il bacino elettorale delle “Terre Alte” è troppo “Basso”!

Molti relatori hanno “alzato la voce” e cercato di far capire il complicato iter burocratico dei fondi europei, le cui logiche di distribuzione saranno rese in futuro ancora più restrittive e in contrasto con le micro dimensioni degli imprenditori “di famiglia” tipico delle montagne italiane.

Unica voce positiva l’ha offerta l’ATL Cuneo con il suo Direttore Paolo Bongioanni che ha confermato il successo da sette anni dei prodotti turistici legati alla montagna, sia quelli invernali (con oltre 20 milioni di euro d’investimento sulla “neve”) sia quelli recenti sull’e-bike e le strade a passaggio controllato anche per i veicoli a motore come la “Via del Sale” di Limone Piemonte.

Un contributo alla destagionalizzazione così preziosa per la redditività degli imprenditori, ma non da tutti compresa appieno. 

A corollario del convegno la “festa” e “fiera” lungo l’antica Roa Marenca dei “feé” (via di transumanza degli ovini), la “vasca” del borgo vacanziero di San Giacomo di Roburent, dove si sono esibite anche le moto e le bike trial che superavano ostacoli artificiali insormontabili. Chiara allusione a cosa spetta ai caparbi abitanti di montagna!  Alè, che i puruma feira!

Roberto Croci

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