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L’uomo che insegna alle macchine come imparare spiega a Bra di non aver paura del futuro

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - “Siamo pronti per l'Intelligenza Artificiale?” è il tema dibattuto dal professore Riccardo Zecchina, al liceo Giolitti-Gandino di Bra.

La lezione universitaria, fa parte del progetto Bravinricerca, al suo quarto anno di vita, finanziato dalla Fondazione della CRB (Cassa di Risparmio di Bra), ed è rivolto agli studenti del territorio, che per inclinazione verso le discipline scientifiche, intendono dedicarsi alla ricerca.

E' un tema assai complesso, molto stuzzicante, direi, anche un po' inquietante. Ma, il prof. Riccardo Zecchina dell'Università Bocconi di Milano, “l'uomo che insegna alle macchine come imparare” è assai chiaro ed esaustivo sull'argomento. Ed è molto disponibile al dialogo.

Ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi prestigiosi, tra questi il più recente nel 2016: il premio Lars Onsager dell'American Phisycal Society per il notevole contributo in fisica statistica teorica.

Introduce la prof. Margherita Testa, che sostiene il progetto Bravinricerca in qualità di componente della Fondazione CRB: “Nel nostro immaginario, il tema di oggi, l'intelligenza artificiale, è una specie di argomento popolare, però, l'idea che abbiamo su questo argomento non è molto chiara. Ed è una cosa di cui abbiamo timore.

Certo è che l'intelligenza artificiale e sulla sua applicazione, stanno sconvolgendo il nostro mondo e anche l'economia. E a grandi passi. E' la terza grande rivoluzione dell'umanità, dopo quella del neolitico e dell'agricoltura e dopo la rivoluzione industriale, questa della digitalizzazione è un grande sconvolgimento. E va notevolmente avanti e in fretta.

Quindi, questa del prof. Zecchina è una lezione molto preziosa per i giovani, ma anche per gli insegnanti, perchè a fronte di questi veloci cambiamenti, occorre prima di tutto sapere, cercare di capire, perchè questi strumenti siano di aiuto a noi. Quindi dobbiamo imparare gestire bene questo rapporto.”

L'atteggiamento del professor Zecchina è di grande apertura verso gli studenti, si prodiga nell'aprire le menti verso un argomento difficile, complesso, ma anche molto stimolante. E i dati che fornisce sono sconcertanti: il progresso, l'evoluzione in questo campo è impressionante.

Ha carisma e riesce a coinvolgere nell'approfondimento su questa misteriosa “intelligenza artificiale”.

In sostanza la sua opera si situa al crocevia tra computer science, teoria dell'informazione, fisica statistica, biologia computazionale.

Quindi, sostiene che le scienze naturali e sociali, stanno attraversando un periodo di rapidissima evoluzione.

“Mi fa molto piacere – spiega il prof. Zecchina – fare conferenze divulgative perchè penso sia importante che voi vi orientiate per il vostro futuro, e che sia interessante dialogare. Il mio maestro, un fisico di Torino famosissimo, Tullio Regge, ha dedicato gran parte della sua vita a questo argomento.

Lo scopo della chiacchierata di oggi, è di chiarire cos'è l'intelligenza artificiale, oggi. Al di là delle distorsioni che arrivano dai giornali, dai film, o dalla nostra intuizione, che non corrisponde alla realtà.

E' molto importante che voi sappiate di cosa si parla, perchè da un lato, è un totale cambiamento del modo di fare ricerca scientifica, dall'altro lato è il cambiamento nel mondo del lavoro. Quindi, volenti o nolenti, avrete a che fare con questo problema nel vostro futuro. E cosa vi consiglierò, e ve lo dico già adesso, è come prepararvi ad affrontare il futuro che viene. Quindi partiamo dalle basi.”

La lezione è volata, l'interesse è stato alto, e gli studenti e professori hanno posto molte domande e anche dubbi, su questo futuro così rivoluzionario e anche imprevedibile nel suo veloce evolversi.

Quindi il giusto atteggiamento è aprire bene gli occhi: informarsi, capire e sopratutto per i giovani, lo Zecchina, consiglia di non orientarsi su specializzazioni in un solo campo, perchè l'evoluzione è talmente imprevedibile e veloce che non se ne può già capire l'orientamento.

Fiorella Avalle Nemolis

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