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L'innovazione per il rilancio dei 14mila ettari di noccioleti in provincia di Cuneo

CUNEO

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Gli aspetti fondamentali della coltivazione del nocciolo saranno al centro dei lavori nell’incontro tecnico promosso da Coldiretti Cuneo, Agenzia 4A e Consorzio Agrario delle Province del Nord Ovest che si terrà venerdì 20 aprile, a partire dalle 9.30, a Cherasco, presso l’Agenzia del Consorzio Agrario di Bra. La nostra Provincia è particolarmente vocata a questa coltivazione: è la principale area produttiva a livello regionale con circa 6.500 tonnellate e una superficie di 14.000 ettari.

Grazie al recente rilancio mondiale, che ha potuto contare sulla spinta proveniente dall'industria dolciaria e dalle recenti scoperte salutistiche, il nocciolo è stato interessato da un incremento notevole della superficie dedicata. Nel contesto regionale, l’ampliamento è avvenuto non solo negli areali storici di coltivazione dell’Alta Langa e dell’Albese, in provincia di Cuneo, ma anche nelle province di Asti ed Alessandria, dove secondo i dati statistici negli ultimi anni la superficie è aumentata del 300% e un analogo trend si sta manifestando in altre regioni. Oggi più che mai è pertanto indispensabile offrire agli imprenditori un quadro di riferimento aggiornato sulle ricerche e le soluzioni più innovative sviluppate nel settore.

L’appuntamento sarà di grande rilevanza sul piano professionale. Integrando i diversi aspetti che riguardano la coltura, i consulenti tecnici dell’Agenzia 4A insieme a docenti universitari e ai maggiori esperti di corilicoltura porteranno le loro esperienze sulle questioni di prioritario interesse per le aziende, che quotidianamente sono tenute a confrontarsi con contesti sempre più ampi.

“Coldiretti Cuneo - commentano i vertici della Federazione provinciale - grazie ad un servizio di elevata consulenza tecnica, segue le aziende dalla messa a dimora delle piante fino alla raccolta e alla gestione delle nocciole. Il trasferimento dell’areale di coltivazione dalla collina alla pianura, i cambiamenti climatici e i nuovi patogeni tra i quali, in primis, la cimice asiatica richiedono il massimo impegno e una capillare attenzione, da qui, l’incontro tecnico organizzato in sinergia con il Cap Nord Ovest”.

Partendo dalla concimazione e toccando i temi dell’irrigazione e della potatura, saranno presentati i risultati che scienza e tecnica hanno sviluppato per accrescere la competitività, puntando sulla migliore qualità della produzione. Chi interverrà potrà vedere in anteprima i risultati emersi dall’analisi sui fabbisogni nutrizionali del nocciolo nei vari areali della provincia di Cuneo, sviluppata dai tecnici dell’Agenzia 4A in collaborazione con docenti universitari. L’occasione sarà importante anche per fare il punto sul lavoro di monitoraggio della cimice asiatica in Piemonte.

La produzione dell'annata 2017

TURCHIA 1° produttore mondiale - 700.000 tonnellate
ITALIA 2° produttore mondiale - 90.000 tonnellate
PIEMONTE (superficie 20.000 ettari) - circa 10.000 tonnellate
CUNEO (superficie 14.000 ettari) circa 6.500 tonnellate

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