Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

L'autunno non frena i centauri cuneesi, a Perugia con l'Asd Moto Rider

CUNEO

Foto
Condividi FB

Asd Moto Rider è un'associazione sportiva dilettantistica, con sede a Boves (Cuneo), che organizza viaggi in moto e tour in sella al proprio mezzo. Al termine di ogni esperienza, un diario di viaggio è ciò che gli appassionati ci lasciano. Riportiamo di seguito il racconto della visita alla città di Perugia a fine settembre. 

"Si parte la mattina intorno alle 9. La temperatura è “freschina”, non siamo più in estate, l'autunno ormai è iniziato. Il nostro mezzo, la motonave Enterprise, anche su questo ci supporta: il sensore di temperatura esterna segna 10°C, apro i deviatori d'aria del motore ed un tiepido getto d'aria lambisce gli stivali e le gambe. La sensazione è gradevole, si può continuare! Per esagerare regolo anche la temperatura delle manopole e della sella: il comfort è al top. Avanti tutta!

La strada non è molto trafficata e in un attimo siamo a Savona, poi con direzione La Spezia arriviamo rapidamente a Massa, dove facciamo una breve sosta per un rifornimento di carburante. Approfitto anche di un punto blu per la sostituzione del Telepass, avente la batteria scarica. Mi danno un nuovo dispositivo di dimensioni minori che, a loro dire, è un'assoluta novità e garantirà sconti a iosa su carburanti, consumi al bar e altro ancora. Il tutto dentro gli Autogrill (notoriamente non a buon mercato!).

Continuiamo a macinare chilometri e ci ritroviamo sulle sponde del Lago Trasimeno. Una fermata è d'obbligo su questo lago ricco di storia, dove le “legioni dei Cesari” si scontrarono contro le armate di Annibale. Parcheggiamo il mezzo e ci rechiamo sulla sponda del lago, lungo il pontile per l'attracco delle navi d'acqua dolce. Si vede che siamo fuori stagione, incontriamo solo un paio di persone in tutto, della nave non c'è traccia. Ci limitiamo a fare le foto di rito, prendere un caffè nel vicino bar, poi ripartiamo.

Dopo poco la intravediamo da lontano. Eccola, è Perugia! Prendiamo possesso della camera dell'hotel, dopo aver discusso con un gentilissimo albergatore avente le sue idee circa la matematica. La sua tesi portava ad arrotondare il conto di 10 euro a suo favore. Ci cambiamo rapidamente e facciamo una piccola scarpinata di qualche centinaio di metri per arrivare nella parte vecchia della città. Le prime ombre della sera sono arrivate: i lampioni sono accesi e illuminano i magnifici edifici storici con un gioco di ombre e di luci. Per le strade (tutte pedonali) c'è un via vai di gente che affolla i banchetti e le strutture ricettive ancora aperte.

La città è molto viva, affascinante dal punto di vista storico ed artistico. La percorriamo lungo la direttrice principale e ci fermiamo ad assaggiare le specialità di cioccolata. Dopo aver viaggiato in tutta Europa ed aver sentito gli idiomi più vari è un vero piacere cullarsi in questa parlata con questo accento quasi toscano. I gestori delle strutture pubbliche sono comunque simpatici, solari ed estremamente cortesi (matematica a parte). La città è bellissima, merita assolutamente una visita completa, ma si è fatto tardi, rientriamo in hotel promettendoci di visitarla il giorno seguente con più.

Data stellare: 1 ottobre

Risveglio in hotel. Tutto sommato la camera non è male: il prezzo assolutamente ragionevole e la colazione vanta di torte casalinghe ottime. La sera prima il “concierge” dell'hotel, quasi a farsi perdonare della svista sul conto, ci ha dato un parcheggio specifico per le moto. Ai miei occhi ha guadagnato parecchi punti!

Dopo la colazione si riparte. Poche centinaia di metri e siamo di nuovo nel centro storico di Perugia. Ci rechiamo subito presso l'ufficio del turismo dove un funzionario cortese ci spiega che la città è suddivisa in diversi percorsi ciascuno dei quali identificato da un colore diverso, con frecce dipinte per terra. Ci fornisce una mappa e partiamo all'avventura!

Scopriamo subito che una parte della città poggia sulle vestigia di una vecchia fortezza, visitabile ancora a livello dei sotterranei, ove gli stessi sono stati utilizzati come punto di arrivo di una serie di scale mobili che partono dalla nuova della città, ai piedi delle colline, e fungono da collegamento tra il vecchio ed il nuovo.

E' domenica mattina e sono solo le 9; il risultato è che abbiamo tutta la città per noi. Poca la gente che sta girando nel centro. Incontriamo persino i membri di una comunità sudamericana che sta festeggiando un proprio santo con tanto di parata, statua portata a spalle e banda che suona allegramente.

In una successione quasi da capogiro vediamo chiese, palazzi, vestigia etrusche e romane, pozzi dell'acqua, caseggiati medioevali e rinascimentali, affreschi di celebri pittori del Rinascimento e ancora sedi universitarie storiche, il tutto magnificamente concatenato nella logica dei percorsi di visita.

In tutto il giorno c'è stato solo un attimo di intervallo per un breve pranzo in un piccolo locale ricavato vicino al famoso pozzo etrusco. Abbiamo passeggiato per circa 7 ore, scoperto una magnifica città conosciuta solo grazie ai libri di storia e geografia, ma ora anche dal vero".

VIDEO