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L'ampia delegazione cuneese presente a Nizza rende più forte l'amicizia italo-francese

CUNEO

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ALICE MARINI - Sindaci italiani e francesi si sono riuniti stamane (venerdì 15 febbraio) a Nizza in qualche modo per "fare pace". Si è celebrata la giornata dell'amicizia fra Italia e Francia grazie all'iniziativa di Christian Estrosi, sindaco di Nizza e presidente della Regione Paca, che ha coinvolto anche il sindaco della vicina Imperia Claudio Scajola e di Cuneo Federico Borgna, per cercare di appianare le tensioni e rinsaldare la storica amicizia fra i due Stati.

Presente in piazza Garibaldi un'ampia delegazione cuneese di rappresentanze politiche, amministrative e di categoria, oltre a sindaci liguri, della Valle Roya e della Costa Azzurra; in particolare hanno preso parte alla manifestazione il presidente della Camera di Commercio di Cuneo Ferruccio Dardanello e l'assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco.

E' proprio Dardanello infatti, in qualità di amministratore dell’Eurocin Geie - il Gruppo europeo di interesse economico che valorizza la cooperazione economica, promozionale e turistica del territorio delle Alpi del Mare - a ribadire l'importanza di "dimostrare la viva unione tra due paesi che condividono la medesima identità culturale", oltre al grande progetto europeo delle Alpi del Mediterraneo.

Perché questa mobilitazione? Giovedì scorso la Francia ha richiamato il suo ambasciatore in Italia Christian Masset (che proprio oggi è rientrato a Roma), in seguito alle forti tensioni delle scorse settimane con il governo italiano. Decisione che ha avuto un grande significato diplomatico (non accadeva dalla fine della guerra) e un impatto su quei Comuni storicamente alleati ai cugini d'Oltralpe.

Il sindaco di Cuneo Federico Borgna aveva così preso la decisione di aggiungere la bandiera francese al municipio, di fianco a quelle dell'Italia e dell'Europa, dichiarandolo "un gesto di amicizia verso i cugini francesi, all’insegna dei valori più profondi dell’Europa che non possono essere messi in discussione e strumentalizzati a fini elettorali".

Ha resistito per un giorno solo, fino all'intervento del prefetto che, sembra anche su sollecitazione da Roma, l'ha fatta rimuovere appellandosi alla legge. Le drapeau ha continuato invece a sventolare sulle facciate dei Comuni francesi di Barcellonette, Saorge, Breyl e La Brigue e anche sul rettorato dell'Università degli Studi di Torino.

Alice Marini

 

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