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L'agricoltura riscopre l'alta quota con "I balin dal re", piccole patate della Valle Gesso

MONTAGNA

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Prosegue nel territorio delle Alpi Marittime il percorso all'insegna della valorizzazione e della promozione dei prodotti locali avviato con la patata di Entracque, la segale della Valle Gesso, la trota fario, i formaggi. Sulle tracce della positiva e decennale esperienza di Entracque, anche gli altri due comuni della Valle Gesso, Roaschia e Valdieri, nelle settimane scorse hanno scelto di valorizzare la patata costituendo il Consorzio "I balin dal re".

Una denominazione curiosa, che trae spunto da una vecchia storia: "Si narra che, dopo la metà del 1800, il Re, innamorato di queste montagne, scendendo da una battuta di caccia dal Col dell’Arpiun, s’imbattè, in località Desertetto, in un contadino di Tetti Frè intento a far cuocere nel pèrol (pentolone) i "balin di puare", ossia le patate piccole. Il Re, affamato, chiese di poterne assaggiare qualcuna. Il contadino, distrattamente rispose: "Ne prenda pure, intanto le diamo solo ai maiali". Solo alzando lo sguardo si accorse, mortificato, di essere davanti al Re. Quest’ultimo, anziché arrabbiarsi, ne apprezzò il gusto e se ne procurò due sacchi da farsi recapitare a palazzo".

"I balin dal re" sono patate di dimensioni più piccole rispetto a quelle normali, ma dal sapore dolce e piacevolmente sorprendente. Al momento si sono associate una quindicina di aziende rurali di Valdieri e di Roaschia: Comuni le cui amministrazioni hanno sostenuto con forza il progetto insieme all’Unione Montana “Alpi del Mare” della quale fanno parte entrambi gli Enti. Per questo motivo, il Consorzio ha deciso di nominare soci onorari i due sindaci: Giacomo Gaiotti per Valdieri, anche vicepresidente dell’Unione, e Bruno Viale per Roaschia, anche consigliere provinciale. La sede del nuovo organismo è nel Municipio di quest’ultimo paese. Lo statuto e il disciplinare prevedono che possano aderire le imprese agricole di Entracque che ha già un proprio Consorzio della Patata.

"I balin dal re" saranno in vendita dal 15 luglio al 15 marzo. Il prodotto avrà caratteristiche organolettiche uniche grazie al terreno della valle, ricco di potassio e di calcio. La coltivazione è consentita solo oltre i 700 metri di quota, in terreni senza utilizzo di prodotti chimici durante l’intero percorso produttivo. Il suolo viene fertilizzato con letame bovino o equino ed è prevista l'applicazione della rotazione colturale: cioè piantare la patata sullo stesso campo per un massimo di tre anni e, dopo, lasciarlo rigenerare per due con altre coltivazioni. "I balin dal re" saranno venduti in confezioni marchiate e riconoscibili da 3, 5, 10 o 25 chilogrammi. A garanzia del consumatore è stato individuato un Ente certificatore esterno al Consorzio per la verifica dell’applicazione di quanto previsto dal disciplinare di coltivazione e conservazione.

La struttura organizzativa del Consorzio ha come presidente Nicolò Ghibaudo, 26 anni, coadiuvante nell’azienda condotta dal padre a Roaschia, e come vicepresidente Tiziano Boerio, 32 anni, gestore, con la moglie, della struttura rurale “Lu Garun Rus” nella frazione Andonno di Valdieri. Li aiutano i consiglieri Guido Giordana del 1976 e Alberto Rosso del 1978: entrambi produttori di patate per passione e regolarmente titolari di partita iva, ma con altre attività principali.

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