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Industria: si raffredda il clima di fiducia, ma finalmente segnali positivi dall'edilizia in provincia di Cuneo

CUNEO

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“Dopo un secondo trimestre davvero ottimo, con indicatori in ascesa, anche a doppia cifra, rispetto all’inizio dell’anno registriamo un piccolo passo indietro. Il 2018 continua essere un anno positivo, ma si avverte un ritmo di crescita in rallentamento nell’Area Euro che coinvolge anche l’Italia. Pesa l’incertezza sulla concreta implementazione delle linee di politica economica annunciate dal Governo, ma al momento la crescita del Pil all’1,2% per il 2018 resta confermata dai principali istituti di ricerca. Anche in Piemonte si registra un indebolimento del clima di fiducia, sia delle imprese manifatturiere che dei servizi". Lo hanno spiegato Mauro Gola e Giuliana Cirio, rispettivamente presidente e direttore di Confindustria Cuneo.

Il rafforzamento del clima di fiducia delle imprese cuneesi emerso a marzo si attenua quindi nelle attese per il terzo trimestre 2018. Questo è quanto emerge dai dati dell’indagine congiunturale di previsione realizzata da Confindustria Cuneo a giugno, su un campione di quasi 300 imprese associate, diffuso nel corso della consueta conferenza stampa. Permane una sostanziale positività delle valutazioni delle aziende su tutti gli indicatori, eccezion fatta per il livello di redditività. Nel manifatturiero il rapporto evidenzia un generale ridimensionamento di quasi tutti gli indicatori.

Le aspettative sulla produzione, pur positive, perdono vigore e cedono quasi 9 punti percentuali rispetto alla passata analisi. Stesso trend per gli ordinativi totali, mentre è più contenuto il calo sull’occupazione. Scende ancora la previsione di ricorso alla cassa integrazione e si mantiene su livelli elevati il tasso di utilizzo impianti. Sono sempre metalmeccanica e alimentare, a livello settoriale, ad esprimere le attese più favorevoli. Da monitorare l’edilizia che, per la prima volta in cinque anni, mostra indicazioni positive su produzione e occupazione. A trainare le performance delle imprese in Granda è di nuovo l'export, il cui saldo sale al +9% recuperando oltre due punti percentuali rispetto a marzo.

 

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