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Raccontò il tumore con un sorriso: a Racconigi la mostra sulla giornalista Francesca Del Rosso

SAVIGLIANO

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Dal 14 al 29 aprile il castello di Racconigi, in provincia di Cuneo, ospiterà la mostra fotografica “In viaggio con Wondy”, in ricordo della scrittrice e giornalista Francesca Del Rosso, alias Wondy, che per sei anni ha affrontato e raccontato con il sorriso e l’ironia il tumore che l’aveva colpita.

L’esposizione è stata ideata e organizzata dall’associazione “Wondy sono io”, in collaborazione con la Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro e il castello di Racconigi. Racconta l’amore per i viaggi e per la cultura e la battaglia contro la malattia della protagonista da quando, nell’agosto 2010, ha scoperto di avere “due sassolini” nel seno destro. Le tavole testimoniano lo stato di avanzamento del tumore e le reazioni di Wondy, così come sono raccontate anche nel best seller autobiografico “Wondy ovvero come si diventa supereroi per guarire il cancro” (Rizzoli 2014).

Fondata dal marito di Francesca, Alessandro Milan, giornalista di Radio24, l’associazione “Wondy sono Io” promuove la cultura della resilienza legata alla malattia e al dolore, ma anche ad altri fenomeni grandi e universali (come la lotta alle mafie e alle guerre) o più attinenti al campo personale, che possono scuotere e sconvolgere la nostra quotidianità (la perdita del lavoro, una separazione). “Resilienza - si legge nel manifesto dell’Associazione Wondy sono io - è una parola che merita attenzione, che va raccontata, spiegata, diffusa, che voglio portare nel mondo, in tutti i modi che conosco e che mi verranno in mente. E che ci verranno in mente, perché io ho bisogno di una mano, da tutti voi” .

L’inaugurazione della mostra si terrà venerdì 13 aprile, alle 17.30. La mostra è visitabile dal martedì alla domenica, dalle 10 alle ore 18. La Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro, presieduta da Allegra Agnelli, è stata costituita più di trent'anni fa per offrire un contributo importante e significativo alla sconfitta del cancro, attraverso la realizzazione in Piemonte di un centro oncologico, l’Istituto di Candiolo-Irccs, capace di coniugare la ricerca scientifica con la pratica clinica e di mettere a disposizione dei pazienti oncologici le migliori risorse umane e tecnologiche. L’istituto di Candiolo-Irccs è l'unico centro realizzato esclusivamente attraverso donazioni di cittadini ed enti privati, vi lavorano oggi più di cinquecento persone tra medici, ricercatori, infermieri e tecnici.

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