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Il teatro si fa in 4 lingue per il "Journ di Réi" dell’Epifania a Sancto Lucio de Coumboscuro

MONTAGNA

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Una sfida impegnativa quella che Coumboscuro Centre Prouvençal lancia, con la nuova produzione originale del tradizionale Journ di Réi dell’Epifania. Domenica 6 gennaio alle 15, nella chiesa parrocchiale (ingresso libero fino ad esaurimento posti) di Sancto Lucio de Coumboscuro, in provincia di Cuneo, andrà in scena l’anteprima dello spettacolo “Go to Innisfree / Enté fai belièro": un parallelo tra la cosmogonia letteraria che caratterizza le opere dello scrittore irlandese William Butler Yeats e quella, poco conosciuta, dei primi scritti di Sergio Arneodo. Il titolo dello spettacolo fa riferimento ai luoghi idealizzati dai due poeti: per Yeats l'isola del lago di "Innisfree", per Arneodo "amoun sus" è l'immensità della displuviale che allo stesso tempo nasconde e apre al mondo con la sua "Luenchour". Ed è là ben sulle displuviali che l'uomo che scruta l'infinito vede "que fai belièro", ammira il fenomeno naturale e misterioso dei bagliori provocati dai lampi di calore.

Nel 1952 in Vento di montagna, antologia di narrativa (premio nazionale Gastaldi - Milano) che raccoglie brevi storie, ambientate in quelle terre che saranno poi fonte ispirativa di molta della sua opera, Sergio Arneodo scrive: "Gli uomini non hanno desiderio di ricordi, non nostalgia di purezza, non rimpianto d'innocenza: poiché troppe ricchezze hanno creato con le loro mani. Troppe luci hanno acceso sui loro passi. Così hanno dimenticato la vera luce”. Idealmente William Butler Yeats aveva già declinato argomentazioni simili nella sua intera opera, culminata nel desiderio di ritorno all'innocenza perduta del fanciullo, scrivendo in “The lake isle of Innisfree” uno dei suoi incipit più importanti e conosciuti: “I will arise and go now, and go to Innisfree”; “ed ecco ora mi alzerò e ad Innisfree andrò” come interpretato da Angelo Branduardi.

Dal punto di vista teatrale, la sfida si fa ancora più ardua: infatti, l'atmosfera in cui lo spettatore verrà calato vuole essere, da un lato, un parallelo letterario nella realtà della montagna che da sempre vive in osmosi con la natura più autentica e le lande e scogliere selvagge d’Irlanda; dall’altro lato, la visione lirica e suggestiva dei miti che la natura stessa ha creato e impresso ai due poeti, che pur mai frequentandosi, sono ritenuti assai prossimi per ispirazione ed elaborazione letteraria.

Una doppia dimensione drammatica che il Teatre Coumboscuro ha deciso di portare in scena in quattro lingue (provenzale alpino, italiano, inglese e francese), elaborando l’adattamento e la regia di Francesco Segreti. Ad affiancare la troupe di giovani attori, il gruppo internazionale di musica irlandese Birkin Tree con musiche tradizionali provenzali e irlandesi e di noti autori quali The Waterboys, Didier François, Gabriel Yacoub e Angelo Branduardi (autore - compositore di un album discografico dedicato alle liriche di Yeats), estimatore della creatività di Sergio Arneodo e presente a Coumboscuro al recente Roumiage 2018.

 

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