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Il percorso da fare per arrivare alla gestione pubblica dell'acqua

CUNEO

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Riceviamo e pubblichiamo: 'Abbiamo esaminato con cura il “DOCUMENTO PROGRAMMATORIO” emanato dal Comitato Esecutivo di EGATO4 lo scorso 24 settembre. Confermiamo pienamente la nostra soddisfazione ed esprimiamo apprezzamento per l'operato degli amministratori locali che lo compongono, che hanno finalmente scritto nero su bianco l'importante decisione politica di scegliere la forma di affidamento in house ad azienda “interamente
pubblica”, per la gestione del servizio idrico integrato in provincia di Cuneo.

Contemporaneamente, e con uguale intensità, ci complimentiamo con i cittadini cuneesi che hanno sempre
sostenuto con grande amore questa battaglia della quale noi siamo solamente interpreti. Dai 9000 che
firmarono la campagna Annulla la Delibera nel 2012, agli oltre 4500 che hanno firmato la campagna
Mettiamoci la Faccia dell'inizio del 2015, ai tanti che hanno partecipato ai presidi con la Campana della
Democrazia di queste ultime settimane.

Ricordiamo anche con piacere i 49 Consigli comunali che hanno votato la delibera per la scelta della forma di
gestione totalmente pubblica ed il battagliero gruppo di sindaci che ci hanno accompagnati fin dall'inizio.
Ora focalizzeremo la nostra attenzione sulla delibera con la quale la Conferenza d'Ambito, il prossimo 20
ottobre, recepirà formalmente i contenuti del documento programmatorio.

Conosciamo perfettamente le difficoltà tecniche per tradurre in un unica gestione totalmente pubblica, le 12
società di gestione attualmente in essere, delle quali una è totalmente privata e tre sono miste con socio
privato. Non riteniamo però che le difficoltà siano tali da dover programmare tempi troppo lunghi per il
definitivo passaggio, pensiamo che il 31 luglio 2017 sia un termine più che sufficiente.

Soprattutto riteniamo incoerente alla scelta appena fatta, qualsiasi proroga ai gestori attuali con le forme attuali. Occorrerà stare molto attenti ai possibili colpi di coda tendenti ad ostacolare l'intero processo. Se, come ha indicato il
documento, si ritiene davvero necessario un “congruo percorso di integrazione” che salvaguardi le specificità
tecniche e gestionali delle diverse aree, riteniamo che questo possa essere portato avanti unicamente per un
breve periodo strettamente necessario, da un consorzio di aziende totalmente pubbliche. Cioè le attuali
gestioni private e miste cessano alla scadenza naturale del luglio 2017 e vengono trasformate in aziende
pubbliche per gestire il periodo transitorio, ma occorre valutarne attentamente i costi.

Sarebbe sicuramente più utile prevedere un periodo di accompagnamento degli attuali gestori alla confluenza nel gestore unico, come ha fatto ad esempio l'Ato di Rieti, dove il gestore unico totalmente pubblico sarà operativo dopo 18 mesi di affiancamento dal momento dell'affidamento del servizio. In tale fase dovrà essere posto in grande attenzione il calcolo del valore di subentro da versare al socio privato: come stabilito dal Tavolo Tecnico, si devono tenere in conto unicamente gli investimenti eseguiti e funzionanti, detratti della parte già ammortata con la ricarica sulle bollette degli utenti. Ogni altro “riconoscimento” non solo sarebbe grave ma sicuramente illegale. Non si facciano speculazioni sulle tariffe: la tariffa unica di ambito è prevista già dal 2006 ed è stata più volte procrastinata con motivazioni poco esaustive fino al 2017, ma a tale data è assolutamente da introdurre: è una questione di giustizia economica per i cittadini di tutta la provincia.

Alcune zone, in particolare quella attualmente gestita da Alpiacque, ha potuto mantenere tariffe più basse
perchè geograficamente e morfologicamente avvantaggiata rispetto alle altre zone e, probabilmente, perchè
negli anni non sono stati eseguiti tutti gli investimenti necessari. Altre aree omogenee (albese e braidese
gestite da Tecnoedil) hanno concentrato una gran mole di investimenti negli ultimi anni prima della scadenza di
gestione, creando così una forte ricarica per il periodo successivo nel quale ci sarà la nuova gestione. Questo
argomento, molto delicato in questi tempi di profonda crisi, rischia, se non chiarito ed affrontato in anticipo, di
prestarsi ad ignobili speculazioni da parte dei detrattori della gestione pubblica.

Dopo il 20 ottobre ci attenderanno altre importanti scadenze: entro il 31.12.2015, avvio della procedura di
individuazione del nuovo soggetto gestore, entro il 31.12.2016, affidamento al nuovo gestore unico individuato. Per questi motivi la nostra Campana della Democrazia, lo scorso 26 settembre ad Alba, non ha ancora suonato a festa ma si è limitata ad aumentare il ritmo dei sui rintocchi, per segnalare che il percorso è finalmente iniziato.

COMITATO CUNEESE ACQUA BENE COMUNE: tel.3893455739
mail: comitato.cuneese@acquabenecomune.org
Contatti per zone: Oreste B. 3384714566 (Albese)- Oreste D. 3201425545 (Cuneese)- Ezio 3405204771 (valli
Gesso,Vermenagna,Stura)-
Stefania 3384493689 (Fossanese)- Rosa 3495372854 (Monregalese)- Fulvio
3311143501 (Saluzzese,Val Varaita)

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