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Grotta del Rio Martino in Valle Po chiuderà per lasciare andare in letargo i pipistrelli

MONTAGNA

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Come ogni anno, da giovedì 1° novembre saranno chiusi i cancelli d’ingresso della grotta di Rio Martino, cavità naturale poco al di sopra dell’abitato di Crissolo, in Valle Po, provincia di Cuneo. L’accesso ai visitatori sarà quindi vietato sino al 31 marzo.

La chiusura stagionale viene effettuata per tutelare il periodo di svernamento dei pipistrelli: la presenza umana potrebbe costituire un disturbo così grave da provocare il risveglio anticipato degli animali dal letargo, circostanza che potrebbe essere addirittura fatale. La grotta di Rio Martino è riserva naturale del Parco del Monviso e sito di importanza comunitaria: possiede infatti un elevato valore ecologico poiché ospita al suo interno una rara fauna che la utilizza per svernare.

Nella grotta è possibile incontrare numerosi invertebrati e almeno sette diverse specie di chirotteri (pipistrelli) la utilizzano per il letargo invernale: tra le varie specie di pipistrelli, la più numerosa è il Barbastello, specie tipica degli ambienti forestali maturi con circa 200 individui, ma sono state osservate anche decine di altri esemplari tra Vespertilio smarginato, Vespertilio maggiore e Pipistrellus. La grotta tornerà ad essere visitabile da aprile a ottobre del prossimo anno.

La grotta di Rio Martino sorge a 1.530 metri di quota sulle pendici della Rocca Grané, accessibile dal ristorante “La Spiaggia” di Crissolo o dal ponte di Riondino. Ricca di concrezioni calcaree, questa cavità ipogea si è formata per l’azione erosiva delle acque dei torrenti subglaciali raccolte in fondo ai crepacci del grande ghiacciaio che ha formato la Valle del Po.

Complessivamente è lunga 3.200 metri, circondata da sale, pozzi, e gallerie collegate tra di loro di difficile passaggio. Solo il ramo inferiore (lungo 530 metri), che termina con la cascata del Pissai, alta oltre 40 metri, è privo di grandi difficoltà ed è in parte attrezzato con passerelle che facilitano la visita anche ai visitatori meno esperti.

 

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