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"Green e smart": come potranno cambiare in meglio i Comuni montani

MONTAGNA

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In tre aree della montagna del Piemonte, Uncem avvia un progetto di studio e ricerca - finanziato dalle Fondazioni Crc e Crt - relativo all'industria 4.0, all'innovazione, alle scelte smart e alla green economy. Le aree pilota individuate da Uncem sono, per il Cuneese, Valle Stura, Alta Val Tanaro e Valli Mongia, Langa Cebana, Cevetta, Alta Val Bormida e, per il Torinese, le Valli Chisone e Germanasca.

Green e smart sono due pilastri sui quali costruire il nuovo sviluppo socio-economico delle valli alpine. Smart - intelligente, interconnesso – è il perno su cui possono essere riorganizzati i servizi alle comunità, da quello dei trasporti alla sanità.

Green è il motore si una crescita basato sull’uso sostenibile delle risorse, sulla nuova impostazione dei consumi energetici e della produzione di energia da fondi rinnovabili, all’interno di distretti alpini potenzialmente autonomi. Alla prima fase di analisi dei dati esistenti, dei progetti già realizzati dai singoli Comuni, dalle Unioni e dalle Comunità montane nell’ultimo decennio, seguirà una fase di costruzione della strategia sulla base di importanti norme come il Collegato ambientale alla legge di stabilità 2016.

Sarà importante la formazione, all’interno dei Comuni, degli amministratori, con le aziende che potranno collaborare sui diversi territori. Il dossier potrà orientare investimenti sulla base dei bandi regionali e dei fondi UE disponibili.

Uncem per la realizzazione del progetto collaborerà con una serie di partner pubblici e privati che nell’ultimo decennio hanno svolto importanti attività sui due assi principali del progetto, quello smart, relativo ai servizi e alla loro ridefinizione, e quello green, relativo alla gestione delle risorse ambientali e all’economia verde.

Uncem, all'interno del progetto (per poterlo poi estendere a tutte le aree montane del Piemonte) ha lanciato inoltre, nel mese di gennaio 2017, un bando per la richiesta di manifestazioni di interesse rivolto alle imprese dei settori delle energie rinnovabili, dell’innovazione tecnologica applicata, dei servizi innovativi per gli enti locali e per le imprese, della mobilità sostenibile, dell’industria 4.0, al fine di individuare opportunità e possibilità di sperimentazione da portare nei territori oggetto del presente studio.

Uncem ha anche promosso un secondo bando rivolto agli studenti universitari neolaureati, al fine di premiare i migliori elaborati che abbiano come fulcro i territori montani e tutti gli obiettivi del progetto stesso, compresi nel presente documento.

"Con il progetto supportato dalle due Fondazioni - spiega Lido Riba, presidente Uncem Piemonte - vogliamo dare ai territori nuovi strumenti di lavoro e inquadrare nuove opportunità di investimento, pubblico o pubblico-privato.

Proviamo a declinare e a mostrare, con esempi presi in altre zone montane italiane, cosa può fare la green economy e anche l'industria 4.0 nelle aree interne. Ai pilastri tradizionali di sviluppo, agricoltura, gestione forestale e turismo, uniamo i pilastri green e smart, innovazione e politiche verdi, digitalizzazione e sostenibilità. Un impegno nel quale Uncem crede profondamente e che potrà dare positive risposte grazie al lavoro con le Unioni montane di Comuni".

 

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