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Giovani e cultura: a Cuneo vince la musica ma anche la lettura va alla grande

CUNEO

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Che tipo di consumatori culturali sono i giovani della provincia di Cuneo? Quale musica ascoltano, quale tipo di concerto apprezzano maggiormente, che libri leggono, con quale frequenza vanno al cinema e a teatro, o visitano i musei? A queste ed altre domande risponde l’indagine condotta da Abbonamento Musei in collaborazione con Fondazione Santagata, Artea, Piemonte dal Vivo nell’ambito di un progetto finanziato dal bando Open di Compagnia di San Paolo.

Allo stato attuale, hanno risposto al questionario più di 300 ragazzi tra i 20 e i 30 anni, con l’obiettivo di raggiungerne circa 500, per una migliore rappresentatività dei risultati.

Pur essendo lo studio ancora in corso, i primi dati emersi sono già disponibili. Non ci sono sorprese, in cima al podio: il primo tra i consumi culturale riguarda la musica, di cui i giovani cuneesi sono onnivori fruitori, spaziando dal pop al rock, dalla classica all’elettronica. Vanno spesso a concerti o eventi musicali e più dell’80% ascolta musica tutti i giorni.

Grande spazio anche per la lettura, tra i ragazzi del cuneese: libri (77%), giornali e riviste (57%), fumetti (20%): al di sopra della media italiana, leggono quotidianamente (il 50% legge quotidianamente libri e circa il 40% riviste e giornali, quasi il 30% legge più di 13 libri/anno).

Emerge inoltre, che quando vanno al cinema, a teatro o a visitare musei e mostre acquistano il biglietto, di rado sono abbonati. Per quanto riguarda Abbonamento Musei, per esempio, pur essendo conosciuto dal 65% degli intervistati, è utilizzato solo da poco più del 10%. Sono comunque pochi i giovani che dichiarano di avere consumi frequenti (più di 6 volte all’anno) di musei, mostre, teatro, una delle motivazioni all’acquisto, insieme al desiderio di ricevere comunicazioni aggiornate e tempestive e di avere servizi dedicati.

Le prossime analisi, oltre a dati di tipo socioeconomico e relativi alla famiglia di origine, mirano a raccogliere dati relativi alle aspirazioni individuali e abitudini di consumo della famiglia, esplorati anche come fattori esplicativi dei comportamenti di consumo culturale dei giovani.

Questo studio dialoga con e allo stesso tempo amplia i confini territoriali del progetto Il quartiere al museo, ideato dall’Associazione Abbonamento Musei in collaborazione con la Rete delle Case del Quartiere di Torino e con il sostegno della Compagnia di San Paolo. Si tratta di un progetto di inclusione sociale che ha lo scopo di avvicinare il patrimonio museale alle fasce di cittadinanza tradizionalmente meno coinvolte nella fruizione culturale e che nel 2018, attraverso il supporto delle Case del Quartiere, inserite nei territori della città con un minore livello di diffusione della tessera abbonamento musei, ha coinvolto 1.000 persone che avessero più di 60 anni d’età e non possedessero l’Abbonamento Musei da almeno due anni.

I risultati incoraggianti di questo progetto hanno fatto sì che l’Associazione, a partire da quest’anno, rivolgesse ulteriormente la propria attenzione alla provincia di Cuneo, da sempre seconda provincia per numero di abbonati subito dopo quella torinese, anche se con grandi differenze in termini numerici. La provincia di Cuneo, inoltre, è quella che sino ad oggi ha risposto meglio ad eventuali sollecitazioni e vanta il maggior numero di beni culturali convenzionati.

L’analisi dei dati emersi dall’indagine permetterà quindi all’Associazione Abbonamento Musei e ai partner del progetto di studiare al meglio l’esportazione del modello di lavoro sperimentato a Torino in provincia di Cuneo.

CHE COS’È ABBONAMENTO MUSEI

Abbonamento Musei è la carta all you can visit che dà libero accesso all’offerta culturale di un’intera regione, ogni volta che lo si desidera, 365 giorni l’anno: un’iniziativa unica in Italia, con oltre 200 realtà, fra musei, residenze reali, castelli, giardini e fortezze diffuse sul territorio a beneficio degli abbonati, veri e propri ambasciatori del cultural lifestyle, che mette al centro la cultura e la socialità che la cultura porta con sé.

Nato a Torino e in Piemonte nel 1995 e curato dall’Associazione omonima, in più di vent’anni Abbonamento Musei ha raggiunto un grandissimo successo commerciale e di popolarità, coinvolgendo più di 300mila abbonati: il numero degli ingressi l’anno, che nel 2018 ha superato (complessivamente) quota 1.000.000, racconta più di ogni altro dato l’efficacia e la funzione sociale del progetto.

Grazie a oltre due decenni di iniziative, ampliamento dell’offerta e promozioni dedicate, si è riusciti a trasformare il rapporto tra pubblico e musei, con benefici evidenti in termini di risorse economiche rilevanti da reinvestire nella cultura e opportunità di visibilità e coinvolgimento anche dei musei più piccoli o particolari.

Un modello di successo da replicare, che dal 2016 è stato riproposto a Milano e in Lombardia, sempre a cura dall’Associazione Abbonamento Musei.

La tessera Abbonamento Musei è considerato dagli utenti e dagli addetti ai lavori lo strumento migliore per accedere ai circuiti museali e stimolare l’esplorazione del territorio con gite fuori porta e visite, per vivere a 360° un’intera regione.

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