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Due piccoli della colonia di gabbiani in piazza Europa a Cuneo trovati morti dalla Lipu

CUNEO

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ALICE MARINI - In pochi finora sono riusciti a fotografarli, ma il loro grido non è passato inascoltato. A volta basta una bella giornata di sole per sentirsi (quasi) come al mare. Tuttavia, se tra spiagge e scogliere i gabbiani possono nidificare indisturbati nel loro ambiente naturale, in città, come a Cuneo, i piccoli "reali" non sono per nulla al sicuro.

Risale infatti a pochi giorni fa il ritrovamento di due cuccioli di gabbiano caduti probabilmente dai tetti dei palazzi sul lato sud di piazza Europa. Dopo diverse segnalazioni, a rinvernirli, ormai senza vita, è stato il delegato Lipu di Cuneo Silvio Galfré. Erano proprio due gabbiani della specie "reale", presente tutto l'anno nella nostra provincia.

"La loro presenza in città - spiega Galfré - può considerarsi anomala, ma fino ad un certo punto". Le condizioni climatiche sono mutate, anche drasticamente, e se già negli anni Settanta e Ottanta, in particolare nei mesi invernali quando stormi si riuniscono lungo i fiumi e presso le discariche, si poteva parlare di "urbanizzazione" dei gabbiani, oggi il numero di individui è decisamente in aumento.

A Roma hanno invaso i cieli, soppiantando i piccioni. "Dai cornicioni di monumenti e di palazzi antichi, a tetti, comignoli, abbaini, ma anche ormai, col continuo incremento della popolazione, ai terrazzi e balconi di normali palazzi moderni", si legge sul sito del Comune. Nel 2015 se ne contavano 40mila, a Venezia la metà.

Bello ed elegante, il gabbiano nella nostra provincia rimane comunque, come in tutto il Piemonte, una specie nidificante rara e localizzata, anche se in espansione, e rivestono quindi particolare interesse i casi documentati in piazza Europa o sul palazzo della Banca d'Italia in corso Dante a Cuneo.

Alice Marini

 

 

 

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