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Ultima stagione per il ponte sul Roburentello dopo duemila anni di "resistenza"?

MONTAGNA

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ROBERTO CROCI - Siamo in Val Corsaglia, su un piccolo, ma agguerrito affluente, il torrente Roburentello, la valle della Roa Marenca, che qui ha ancora addirittura un villaggio in “carne e pietra”: la bellissima frazione Roa Marenca del Comune di Roburent, in provincia di Cuneo.

Con un nome onomatopeico, il torrente Roburentello continua a “far rumore”, da cui il nome, proprio per le sue acque limpidissime e violente, originarie di Serra di Pamparato, ai piedi del Monte Savino.

Tanto rumore, ma, per fortuna, poco rumore mediatico e poco turismo, hanno conservato un tesoro straordinario: l’ultimo ponte romano della Roa Marenca, che collegava la Val Corsaglia alla Roa Savinia, sul Monte Savino, in direzione del Castello di Valcasotto. Insomma un concentrato densissimo di storia.

Pensate che nel raggio di 5 chilometri troviamo un ricetto ebraico, l’ultima vigna delle Alpi Marittime con il ceppo antico del vitigno Cardin, un castello medioevale, una Madonna Nera e un panorama mozzafiato, ovviamente il tutto sconosciuto. L’abbiamo visitato oggi. La buona notizia è che è ancora in piedi. La brutta è che è la sua ultima stagione. Con la neve crollerà dopo 2.000 anni.

L’alluvione ha asportato la parte superiore sul lato destro orografico, dove “picchia” la corrente, e si è aperto un foro nelle preziose pietre incastrate. E’ l’inizio della fine per i ponti di pietra. Infatti l’arco non spinge più e l’effetto domino è assicurato. Basterebbero 10 uomini e un bravo posatore per salvarlo in emergenza. Comune? Beni Culturali? Lasciamo perdere e lasciamo che questa italietta faccia il suo corso, rumoroso come il torrente.

I pochi pescatori e i moto trialisti lo conoscono, e per loro, su o giù, non fa differenza! Piangerà solo don Luciano Michelotti, che l’ha riscoperto con i suoi boy scout e con il suo libro introvabile “Antiche Vie nelle Valli di Vico”, con allegata la mappa del tesoro, per i pochi, nuovi, “pirati della cultura”. Ci resteranno solo questi “sefie” del ponte nascosto! Alè, che i puruma feira!

Roberto Croci

(Nella foto, l’inizio della fine del ponte romano sul torrente Roburentello. Citato nei documenti fino al 1860 come ponte sulla Roa Marenca, riscoperto da don Luciano Michelotti, con la prossima neve crollerà per effetto domino della “volta” rotta)

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