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Folla alla Pegaso di Bra per "Senso di marcia", il docufilm sull'Italia delle mafie

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - E' l'Università Telematica Pegaso che ha sede a Bra (Cuneo), direttore prof. Carmine Maffettone, in collaborazione con l'Istituto Ipsia e l'Iis Velso Mucci di Bra, che ha organizzato la visione del docufilm "Senso di Marcia" a cura del giornalista videomaker Duccio Giordano, sceneggiato dal giornalista Leandro Del Gaudio, prodotto da Danilo Iervolino, presidente della Università Telematica Pegaso.

E' grazie all'impegno e la capacità organizzativa del prof. Carmine Maffettone che è nato questo evento. Intraprendente, appassionato, porta avanti con successo la missione di direttore di Pegaso, sede di Bra. Per dimostrare che Pegaso è sapere proiettato nel futuro.

Il docufilm, proiettato al Polifunzionale di Bra, racconta il viaggio di un cronista che va alla ricerca di testimonianze e risposte nell'Italia delle mafie, dalla Sicilia a Milano, dove incontrerà e ascolterà la storia di magistrati come Alessandra Dolci, Lucia Lotti, Catello Maresca, Nicola Gratteri, Federico Cafiero de Raho, ma anche testimoni di giustizia.

Già esplicativo il titolo, ma il contenuto e i protagonisti sono da brivido. Non è da tutti i giorni vedere e ascoltare magistrati di questo calibro in prima linea. Sono uomini, esattamente come noi, che hanno fatto una scelta di vita dura. Molto dura. Che impone regole restrittive. Fantastiche le riprese dei bellissimi luoghi, ma contrapposta la difficoltà a viverci.

Perché il racconto di ognuno dei magistrati ci ha dato una visione chiarissima della situazione. La mafia c'è, esiste. Eccome. E non è più quella della coppola e della lupara. Ora i figli dei mafiosi sono eleganti. Sono laureati, i famosi colletti bianchi: commercialisti, avvocati, imprenditori. E' cambiata la visione, non sono facili da distinguere. E questi magistrati, hanno scelto di combatterla. Con fermezza e affrontando il pericolo. Ogni giorno, ogni ora della propria esistenza.

Come si rapportano alla paura? Ognuno a modo suo. Alessandra Dolci risponde alla paura dicendo che ha fatto un giuramento e lo mantiene. “Chi ha paura, muore ogni giorno”. Parla di un lavoro che non smette e non smetterà mai.

Toccanti tutte le testimonianze: Catello Maresca, che si affaccia sulla terrazza del suo ufficio, osserva la città e dice: “E metto in ordine le idee": Nicola Gratteri, colpisce per la sua lucida fermezza, non fa sconti, dice le cose come stanno. “Se fossi nato 50 metri più in su o più in giù del mio paese, forse ora sarei un capo mafia.”

Invece ora ha scelto una vita diversa. “Non faccio neanche dieci metri senza scorta”. Quando il cronista pone domande sulla sua famiglia, chiede con semplicità di passare alla prossima domanda. Insomma, vedere i volti in primo piano di queste donne, uomini, come noi, ci si domanda perché abbiano fatto questa scelta.

E tutti, Lucia Lotti, Federico Calfiero de Raho, tutti rispondono allo stesso modo, che questo lavoro qualcuno dovrà ben farlo. E' una storia di guardie e ladri. Al bimbo piccolo il padre magistrato spiega così il suo lavoro: “Papà cerca di combattere i cattivi”. Il testimone di giustizia, un imprenditore che ha denunciato, sostiene che malgrado di lui dicano che sia un “morto che cammina”, lui, adesso si sente libero. E ciò nonostante, tutti affermano di sentirsi liberi

Hanno parteciperanno all'evento circa 350 allievi, il sindaco di Bra Bruna Sibille, Giuliana Cirio direttore Confindustria, il comandante dei Carabinieri di Bra Roberto Di Nunzio, il maggiore della Scuola Allievi Carabinieri Cernaia di Torino Pasquale Iovinella, il comandante della polizia Municipale di Bra Taba, il tenente Colonnello Astre, il Dott. Camillo Scimone, la dirigente Brunella Margutta, i dirigenti Margherita e Benedetto Russo ed il presidente dell'Ente Turismo Langhe e Roero Luigi Barbero.

Sono intervenuti in veste di relatori il sostituto Procuratore dott. LucianoTarditi, il Questore di Cuneo Giuseppe Pagano, Il prefetto di Cuneo dott. Russo. La docente Margherita Testa ha parlato agli alunni di economia e di illegalità. Ha elogiato l'evento organizzato dalla Pegaso di Bra, esortando di farne tesoro, e con l'augurio di partecipare ad altri momenti così intensi sul problema mafia.

Fiorella Avalle Nemolis

 

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