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Fiera del Marrone, degustazioni e cooking show che a Cuneo piacciono anche ai bambini

CUNEO

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Una Fiera nazionale del marrone da leccarsi i baffi. Proseguono i laboratori del gusto allestiti allo stand Coldiretti in piazza Galimberti a Cuneo. Dopo l'apprezzatissimo Montebianco con meringhe, oggi (20 ottobre) è la volta dei tagliolini alle castagne con sugo di porri e salsiccia. È questo il piatto che alle 11 uno degli agrichef Campagna Amica preparerà al momento, svelando curiosità e trucchi del mestiere. L’ultimo appuntamento con il gusto attende cuneesi e visitatori domani (domenica 21 ottobre) alle 17, con le “cujette” della Valle Po al Blu di capra con castagne. Comun denominatore dei piatti presentati è la castagna Cuneo Igp, utilizzata in differenti varietà.

I cooking show proposti dagli agrichef sono spettacoli coinvolgenti, nati per far scoprire da vicino come ingredienti a chilometro zero di ottima qualità possono combinarsi in piatti gustosi e genuini. Dietro la ricetta c’è il racconto del territorio e della sua ricca biodiversità, il racconto di prodotti agricoli indissolubilmente legati alla nostra terra. Per finire, i partecipanti degustano i piatti a cui viene abbinato un vino doc o docg presentato da un produttore Campagna Amica. I laboratori del gusto sono accessibili fino ad esaurimento dei posti disponibili, dietro prenotazione. I posti si riservano allo stand Coldiretti in piazza Galimberti.

“La biodiversità è un vanto delle nostre campagne, che ci impegniamo a preservare, tutelare e far conoscere ai consumatori - spiega Coldiretti Cuneo -. Per questo nei nostri spettacoli di cucina alla Fiera del Marrone, gli agrichef e i produttori Campagna Amica racconteranno ai visitatori un territorio ricco di biodiversità, tutto da gustare”. “Contiamo prodotti agricoli e razze animali poco conosciuti, ma di grandissimo valore - proseguono da Coldiretti Cuneo - che, grazie all’impegno dei nostri agricoltori e allevatori, sono sfuggiti all’estinzione o sono indissolubilmente legati alle nostre terre. È un patrimonio che non possiamo permetterci di perdere e che intendiamo valorizzare in un mercato sempre più globalizzato e standardizzato come ‘sigilli’ portatori di biodiversità contadina”.

(Foto tratta dalla pagina Facebook di Coldiretti Piemonte)

 

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