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E dopo l'Illuminata, in piazza Galimberti le stelle stanno a guardare

CUNEO

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Bodèn - ”The day after... dinner” (Il giorno dopo…. la cena) e l’Illuminata di via Roma a Cuneo, qualche strascico  l’ha lasciato: fra i non soddisfatti della baraonda che c’è stata, vi sarebbero addirittura Duccio Galimberti e Giuseppe Barbaroux, che mesti, mesti, dopo la luminaria e nell’oblìo generale, si sono messi, alle 3 di notte, a dialogare sotto le stelle (SUGGESTIONI di ANGELO BODINO e MICHELE NASETTA).

“Caro Duccio, hai visto in che stato continua a essere la nostra piazza?'

“Caro Giuseppe,ti riferisci al fatto che dopo aver profuso una valangata di euro per l’Illuminata, i nostri cari amministratori non si sono degnati di togliere le chiazze d’olio sparse qua e là? Sii sereno ,non tutto il male vien per nuocere, perché così,  alla manifestazione “Pastà” della “Fausto Coppi”, è già pronto il condimento, a costo zero, per un’eccezionale spaghettata aglio, olio (a Km. 0) e peperoncino. Piuttosto dimmi, non ti senti un po’ a disagio con tutti quei fili elettrici che, insieme al quadro elettrico appiccicato al ventre, avvolgono la tua statua, e che continuano a  rimanere in bella vista, senza che nessuno pensi a rimuoverli?'

 “Ma no caro Duccio, figurati, al contrario, con tutti quei fili, nel  sentire la musica che accompagnava il saliscendi delle luci dell’Illuminata, ho provato una emozione elettrizzante che mi ha dato la scossa! Pensa che volevo scendere e mettermi a ballare la tipica tarantella pugliese.E poi sai, con un filo steso da una parte, e l’altro ben disteso dalla parte opposta, oltre a fare un figurone, mi sento protetto caso mai  dovessi svenire: sai,con tutte queste mangiate e bevute, non si sa mai! Qualche considerazione dovremo pur farla e nel ringraziare per la  grande sensibilità e considerazione dimostrata nei nostri confronti, ti consiglio di  lasciare il museo dove alloggi e ritornare su quelle montagne (cuneesi, non pugliesi) ove, invece di divertirti a scialacquare a destra e a sinistra, organizzavi la Resistenza senza tante luminarie e senza tanti fronzoli. Il fatto è che troppi se ne sono dimenticati!'

'Invece per quanto mi riguarda, ho deciso di scendere dal basamento della mia statua, perché sono stufo di fare da cabina elettrica per tutte le manifestazioni “mangia tu-che mangio io' che si susseguono l’una dopo 'l’altra”.

'La cosa buffa è sapere che il monumento a me dedicato è tutelato dalla Soprintendenza, ma pare che del suo mantenimento e del suo decoro se ne facciano un baffo, per cui ho deciso di mollare baracca e burattini, per dedicarmi a completare la riforma dei codici rimasta incompiuta, a seguito del mio suicidio; non so ancora dove andrò, ma per sentirmi maggiormente protetto, forse mi posizionerò nel  cortile del palazzo del Tribunale ove, come ministro Guardasigilli nominato da Carlo Alberto nel 1831, certamente mi tratteranno con maggior rispetto”.

A questo punto, qualcuno potrebbe essere incuriosito di sapere quale sarà il prosieguo scenico dell’insieme. Ve la mettiamo lì, come pura immaginazion: la piazza, dopo l’Illuminata” in via Roma rimarrà “ tel-quel” con le macchie d’olio sparse qua e là, Barbaroux non ci sarà più e al suo posto vi sarà una maxi-griglia “fai da te” e, dalla casa museo Galimberti, gli addetti comunicheranno  agli ignari visitatori che l’Eroe della Resistenza, stanco di veder un tal degrado del suo salotto, ha preferito rifugiarsi in una delle case restaurate in borgata Paraloup, ove giulivo e gaudente,  finalmente potrà godersi,  in santa pace e in mezzo al verde, il concerto di Ferragosto.........

Bodèn

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