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Dalle grandi invenzioni ai piccoli oggetti che hanno cambiato l'Italia del "boom" a Cherasco

BRA

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E' il racconto di una generazione "povera ma bella" quello che emerge dalla mostra "Boom! Italia 1950-1966", allestita nel bellissimo Palazzo Salmatoris di Cherasco, in provincia di Cuneo, e in programma, con ingresso gratuito, fino al 16 giugno (dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 19). Un successo atteso, ma entusiasmante per una mostra che affascina e coinvolge un pubblico trasversale, fatto di ragazzi, di nonni con i nipotini, di adulti che ritrovano nel susseguirsi di sale i ricordi di un tempo ottimista, di un’Italia esplosiva di speranza e nel pieno di un cambiamento straordinario.

“Boom! Italia 1950-1966” è una mostra in cui compaiono insieme Coppi e Pio XII, Mike Bongiorno e Fellini, Gassman e il Gattopardo, Totò, sotto la neppure troppo occulta regia di un’America che, mentre ci aiutava a rialzarci, ci forniva anche "gli stivali per camminare". La mostra, organizzata dall’Associazione “Cherasco 1631”, è curata dal suo presidente Flavio Russo (leggi QUI l'intervista); l’allestimento tecnico dall’Ing. Giovanni Fornaca, con la collaborazione di Riccardo Aimone, Marzio Avalle, Silvano Bottacin e Piero Gandino. La ricerca e la schedatura delle opere d’arte è firmata da Cinzia Tesio, tradizionale curatrice della grandi mostre d’autunno cheraschesi.

Attraverso una collezione straordinaria e quasi infinita di oggetti, giornali, insegne, giocattoli, elettrodomestici, vestiti, manifesti, libri la mostra ricostruisce fedelmente gli ambienti della casa - il salotto, la cucina, la sala dei giochi, della scuola - i banchi prima di legno e poi di formica, i sussidiari e i quaderni, l’ufficio - i mobili che sono i primi grandi esempi della scuola del design italiano, ma anche con le grandi invenzioni della Olivetti come il primo computer P101, addirittura una vera e propria spiaggia e un dancing con il suo bancone, i juke box e i flipper. Non mancano, in un viaggio che meraviglia ad ogni passo, i manifesti di propaganda politica, i grandi libri in prime e rarissime edizioni, il racconto di momenti di grande impatto come il Centenario dell’Unità d’Italia – Italia ’61, e il Concilio Vaticano II.

Tanti i giornali, quotidiani e settimanali ritornati finalmente liberi e propositivi: le splendide tavole della Domenica del Corriere e del Corriere dei Piccoli - vera storia illustrata dell’epoca; le prime pagine, con titoli a caratteri cubitali de La Stampa; le fotografie d’epoca, le locandine cinematografiche e tutti quegli oggetti, utili, ma trasformati da un nuovissimo concetto di design, che avrebbero trasformato radicalmente l’estetica stessa del vivere comune. In "Boom! Italia 1950 - 1966" ognuno costruisce il suo percorso in un allestimento che coinvolge e diverte, trovare il suo mondo e scoprire le proprie passioni - dalla moda alla cultura, dal sociale alla tecnologia, dall’arte alla musica - in un tempo che appare lontano, ma che è il vero fondamento della cultura di oggi.

Fra i prestatori privilegiati il Museo Lavazza, il Museo Abet Laminati, il Museo della Scrittura Meccanica di Bra, il Gruppo Miroglio, L’Associazione Ruote d’Epoca di Cherasco, la Biblioteca Arcivescovile di Torino, l’Associazione "Alec" Gianfranco Alessandria di Alba (materiale cinematografico), Marco Cicolini – Libreria Antiquaria Piemontese di Torino, Il Museo del Giocattolo di Bra, la Biblioteca Civica di Bra, il Fondo “Diamant” di Lucetta Cravero , il Motor Retrò di Fossano e Il Museo della Bicicletta di Bra, la Collezione Pascale di Cuneo, il Match Ball Tennis Club di Bra , Riccarda Guidi Bravi, il Fondo “Amici della Lirica” di Bra, gli ‘Amici di Italia ‘61’ di Torino, lo Sci Club di Bra, l’Hockey Club Bra, nonché una nutrita serie di prestatori privati specializzati.

 

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