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CUNEO/ "Se non ora quando?" e l'Ici sui beni della Chiesa

CUNEO

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Così non va. Il Governo non può e non deve turlupinare gli italiani proponendo alla Chiesa di pagare appena 1/5 del dovuto per aver evaso l’Ici, senza chiedere gli interessi di mora e la rivalutazione della somma. Lo Stato rappresenta tutti i cittadini, ed il debito la Chiesa ce l’ha verso tutti noi. Una soluzione di “condono” parziale di un’evasione di entità plurimiliardaria è una beffa per l’Italia e per l’Europa. Non possiamo accettare di regalare a chi già trae enormi vantaggi economici dai trattati concordatari quasi 5 miliardi: lo Stato deve ottenerli, con gli interessi di mora e la rivalutazione. Se uno di noi non avesse pagato l’Ici, verrebbe obbligato al versamento della somma entro sessanta giorni, con gli interessi e le sanzioni previste dalla norma.

E’ assolutamente indecente sul piano civile e morale tentare ancora di salvaguardare la Chiesa dalle conseguenze della violazione di leggi che vincolano solidarmente tutti: come può esimersene proprio chi si propone come guida spirituale "autorevole"? L’evasione fiscale è un comportamento ingiusto ed immorale e danneggia tutti i cittadini, sul piano economico ed etico. Come potrebbero i cattolici non vergognarsene? Dov’è finito il discorso del Papa sull’obbligo morale di pagare le tasse e quello Evangelico di dare a Dio quello che è di Dio ed allo Stato quello che è dello Stato? Ed i non cattolici come potranno accettare la concessione da parte del Governo di un altro "privilegio"?

L’adottare soluzioni di compromesso e non esigere il pagamento dell’Ici arretrata dovuta dalla Chiesa rende palese il meccanismo del “voto di scambio”, su cui in passato come ora la classe politica conta per ottenere e mantenere il potere. Ciò consente di porre delle analogie tra le varie organizzazioni malavitose ed i comportamenti illegali di grandi gruppi economici di cui è parte la Chiesa stessa. Chiediamo ad essa di sottrarsi a questo giudizio, provvedendo finalmente a pagare per intero in modo onesto e decoroso quanto dovuto allo Stato Italiano sia per il pregresso, sia per quanto in atto, che si chiami Ici od Imu. E sollecitiamo la nostra classe politica a comportamenti più etici e responsabili verso tutti i cittadini che rappresenta. Ricordiamo al Governo che lo Stato è costituzionalmente laico e che la politica è al servizio dei cittadini, non contro i loro interessi".

Per "Se non ora, quando? Cuneo" Associazione di promozione sociale, Bertaina Olga, Macagno Gemma, Meinero Liliana

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