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Cuneo rinunci al parcheggio sotterraneo e riqualifichi l'intera piazza Europa e non metà

CUNEO

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ANGELO BODINO - E' appena stato presentato a Cuneo lo studio di fattibilità della riqualificazione di piazza Europa che dovrebbe essere realizzato con le risorse  derivanti dal bando delle periferie per un importo complessivo di 8.800.000 di euro, di cui 3.500.000 con finanziamento pubblico e 5.300.000 di finanziamento privato con ”project financig” da affidare con una gara pubblica.

Dopo aver visto la proposta progettuale presentata in Commissione sorge spontanea una domanda: ma piazza Europa è solo quello spazio lato Bar Cuba, oggi occupato dai secolari cedri ed aiuole che fanno da corona con la fontana centrale, o comprende anche la zona che si trova dalla parte opposta lato Ubi Banca?

E per quale motivo lo studio di fattibilità della riqualificazione urbana non è stato esteso all’intera piazza così come risulta dall’originario disegno allegato alla richiesta di finanziamento presentata con il Bando delle Periferie?

E quelli che risiedono o svolgono attività terziarie, professionali e commerciali nella zona non oggetto d’intervento, pur essendo parte integrante della piazza?

E a lavori ultimati (quando saranno ultimati) la parte cosiddetta qualificata continuerà a chiamarsi piazza Europa, mentre l’altra parte (che continuerà a rimanere com'è) sarà forse "declassata" a Largo Europa?

E adesso, conseguito il finanziamento con il protocollo d’intesa firmato dal presidente del Consiglio Gentiloni a Viterbo, per quale motivo con lo stesso importo di circa 8.800.000 l’intervento è limitato sul 50% dell’area?

E come è possibile definire periferia una zona centrale nevralgica che periferia non è?

Per pura curiosità, cosa ne dite se  proviamo a leggere nel dettaglio  cosa recita il Bando Periferie?

Art.1- Ente banditore-  “La presente procedura di selezione è indetta dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, in attuazione della Legge 28 dicembre 2015 n.208 art.1-c.974,975,976,977 e 978, per la predisposizione del Programma straordinario di intervento per la qualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia”

Art. 4- Oggetto dei progetti- “Ai fini del presente bando, si considerano periferie le aree urbane caratterizzate da situazioni di marginalità economica e sociale, degrado edilizio e carenza dei servizi. Gli interventi, da attuarsi senza ulteriore consumo del suolo, potranno riguardare una o più delle seguenti tipologie di azione : a) progetti di miglioramento della qualità urbana del decoro urbano; b) progetti di manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti, per finalità di interesse pubblico; c) progetti rivolti all’accrescimento della sicurezza territoriale e della capacità di resilienza urbana; d) progetti per il potenziamento delle prestazioni e dei servizi di scala urbana, tra i quali lo sviluppo di pratiche del terzo settore e del servizio civile, per l’inclusione sociale e la realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano ed urbano; e) progetti per la mobilità sostenibile e l’adeguamento delle infrastrutture destinate ai sevizi sociali e culturali, educativi e didattici, nonché alle attività culturale ed educative, promossi da soggetti pubblici e privati“.

Possiamo dire e constatare che piazza Europa non ha nessuna di queste peculiarità che possano definirla periferia e che l’intervento del parcheggio sotterraneo con due piani interrati cambia l’uso e il consumo del suolo che da permeabile, con la cementificazione della struttura,  diventerà impermeabile?

Art. 5 – Documentazione ed elaborati richiesti- “Alla domanda devono essere allegati, a pena di inammissibilità, in formato PDF, i seguenti documenti : la tipologia e le caratteristiche del progetto; il costo complessivo del progetto, il piano finanziario e le specifiche coperture finanziare; la tipologia dei beneficiari diretti ed indiretti e le relative modalità di individuazione; i tempi di esecuzione; le aree in cui saranno svolte le attività progettuali; la dimensione dell’investimento da realizzare con l’indicazione dei risultati attesi; la partecipazione di eventuali soggetti privati e le modalità di coinvolgimento attraverso procedure di evidenza pubblica; il cronoprogramma dei tempi di realizzazione del progetto; una scheda relativa ai soggetti pubblici e privati co-finanziatori del progetto, con indicazione del relativo apporto finanziario, le intese o accordi sottoscritti.”

Possiamo chiedere all’Amministrazione Borgna-bis  se esistono intese od accordi sottoscritti che individuano a priori i privati co-finanziatori dell’intervento così come richiesto nel suddetto articolo? E se così non fosse, quale è la garanzia atta ad identificare a posteriori con un bando pubblico il soggetto privato co-finanziatore con il “project financing”? E se per caso nessun privato fosse interessato a partecipare, che cosa ne sarebbe del finanziamento pubblico ottenuto di 3.500.000 di euro?

Cari amministratori provate a rinsavire ed abbandonate l’idea di fare il parcheggio sotterraneo che tutto distrugge e nulla crea e con il finanziamento a disposizione di 3.500.000 cercate di  riqualificare, nel vero senso della parola, l’intera piazza mantenendo i cedri secolari e  migliorando la vivibilità del verde e dell’ambiente : se così fosse, la città ed i cittadini di Cuneo e dintorni residenti  ve ne sarebbero grati!

Angelo Bodino

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