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CUNEO/ Martiri delle foibe: in tanti a ricordare, ma un luogo simbolo in città ancora non c'è

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CUNEO CRONACA - "Mercoledì 10 febbraio è stata la giornata del ricordo. Anche in provincia di Cuneo molte amministrazioni comunali hanno celebrato questa solennità nazionale. Il Comitato 10 Febbraio della provincia di Cuneo è stato presente in molte piazze a Cuneo, Boves, Cervasca, Saluzzo, Bra, Savigliano, Borgo San Dalmazzo, Valdieri. Ringraziamo le istituzioni comunali che ci hanno accolto e coinvolto nell’organizzazione delle manifestazioni vedasi Boves che, oltre alla celebrazione sul ponte “X Febbraio” in presenza del sindaco Paoletti, nella serata del 10 febbraio ci ha ospitati in una partecipata diretta sulla pagina ufficiale del Comune per presentare il libro “Norma Cossetto, rosa d’Italia” e moderata dall’assessore Di Ielsi, o Cervasca dove l’Amministrazione comunale era presente con diversi componenti della Giunta e dove a breve partirà il percorso didattico all’interno delle scuole. Ringraziamo anche il sindaco di Borgo San Dalmazzo Gian Paolo Beretta che con noi ha deposto il mazzo di fiori nella locale piazza dedicata ai martiri delle foibe. 

Da segnalare la numerosa e qualificata partecipazione dell’evento cuneese, ancora più apprezzabile perché avvenuta nel simbolico luogo del monumento degli alpini in corso Dante. Tra gli altri erano presenti il consigliere regionale Paolo Bongiovanni che ha voluto ribadire a gran voce come l’onorificenza che l’Italia ha conferito a Tito deve essere ritirata per rispetto delle vittime e degli esuli, i consiglieri comunali Massimo Garnero, Alberto Coggiola, Laura Menardi, il presidente provinciale dei deportati di guerra, William Casoni e il presidente provinciale del Comitato 10 Febbraio Denis Scotti. Ognuno dei presenti ha portato un contributo di idee, il più importante per questa battaglia però è nato in quel momento, quando tutti i consiglieri comunali presenti hanno deciso di unirsi per portare in Consiglio comunale un ordine del giorno, l’ennesimo, per cercare di smuovere le coscienze e chiedere di nuovo di assegnare un luogo della città a questa drammatica tragedia.

Il presidente del Comitato 10 Febbraio Denis Scotti ha affermato: "Senza intenti polemici dobbiamo purtroppo rilevare che le nostre richieste all’Amministrazione comunale sono state ancora una volta disattese, nemmeno la richiesta di illuminare del nostro tricolore la fontana di piazzale della Libertà ha trovato riscontro, francamente è un atteggiamento che non capiamo, chiederemo ancora un incontro al sindaco Federico Borgna per cercare di dare esito positivo alla nostra proposta”. Si è chiusa la cerimonia con Laura Menardi che simbolicamente ha deposto un mazzo di fiori in ricordo del dramma che ha colpito le popolazioni del confine orientale, ricordando anche Norma Cossetto, orrendamente seviziata e gettata in una foiba. A nome di questa martire noi ricordiamo tutte le donne che ogni anno vengono abusate in ogni modo".

 

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