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"Cuneo ha bisogno di più parcheggi, altroché di dissuasori!"

CUNEO

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"Sono stati installati alcuni dissuasori sperimentali nell'area spartitraffico sul lato di via Roma, in piazza Galimberti a Cuneo. In quelle due parti della piazza, i cittadini delle frazioni che avevano ancora il “coraggio” di entrare in Cuneo alla ricerca di un parcheggio trovavano uno "sfogo" di qualche minuto dove magari lasciare la macchina e comprare il pane o prendersi un caffè.

La nostra Amministrazione deve trovare il coraggio di pensare in grande, si deve rendere conto che Cuneo è il capoluogo di una delle province più grandi d’Italia. Pensare soltanto ai residenti è davvero un'utopia. Abbiamo un bacino d’utenza di oltre 350.000 persone, continuare a eliminare parcheggi senza sostituirli con soluzioni utili non fa altro che scoraggiare i possibili utenti delle frazioni o dei paesi vicini.

Certamente l’opzione del parcheggio sotterraneo in piazza Europa non può nemmeno essere considerata se non vogliamo vedere per anni un buco in centro città, con tutto ciò che ne consegue per le attività. Al contrario, una buona idea poteva essere quella di lasciare libero il parcheggio in questi spartitraffico, intesi come una sorta di “parcheggio di cortesia”, dove ci si sarebbe potuti fermare per dieci minuti, in modo completamente gratuito, avendo così un grande ricambio di auto in sosta e “regalando” un servizio utilissimo per i cittadini.

Sono stati eliminati seicento parcheggi in piazza Foro Boario, duecento in via Roma e altri duecento circa in corso Giolitti. A fronte della scomparsa di queste importanti zone di sosta, l’unica risposta è stata quella dei parcheggi di testata a pagamento.

Formula, a mio avviso, sbagliata: ne è dimostrazione il mercato del venerdì in piazza Seminario, dove sotto la piazza coperta troviamo molte piazzole destinate agli ambulanti vuote, questo perché chi ha qualche anno in più non è disposto a parcheggiare nei parcheggi di testata, per poi dover percorrere, magari con borse della spesa, il tragitto, non sempre troppo agevole, che li riporterebbe dalle vetture. Questa situazione si traduce in meno clienti per gli ambulanti, che cominciano a ripensare alla loro occupazione del suolo nella piazza interessata".

Denis Scotti

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