CUNEO
"Non si può certo dire che la città di Cuneo abbia una spiccata vocazione turistica. Il buon apparato ricettivo di cui essa è dotata è, infatti, quasi interamente collegato alle attività del settore imprenditoriale del territorio.
La tassa di soggiorno, prevista in via sperimentale a partire dal prossimo luglio, non sarà certo accolta favorevolmente da chi si ferma in città per motivi puramente lavorativi e rischierà di danneggiare non solo le strutture alberghiere, ma addirittura l'intero tessuto economico cittadino": così Gianna Gancia, capogruppo della Lega Nord in Regione, in un ordine del giorno depositato in Consiglio.
"La regione intervenga - conclude Gancia - e cerchi di persuadere il comune di Cuneo a riconsiderare l'introduzione di questa imposta".
Riportiamo il testo dell'ordine del giorno:
“Premesso che l’imposta di soggiorno, in base alle disposizioni previste dall’art. 4 del decreto legislativo n. 23 del 14 marzo 2011, si applicherà ora anche nel Comune di Cuneo;
rilevato che il Comune di Cuneo non risulta certamente essere un Comune a spiccata vocazione turistica, pur possedendo un certo apparato ricettivo legato al settore economico aziendale, tradizionalmente è vocata non solo la città di Cuneo ma l’intera provincia;
dato atto che l’introduzione di questo inutile balzello rischia di danneggiare seriamente le strutture ricettive e di incidere negativamente sul tessuto economico e imprenditoriale della città;
Il Consiglio regionale impegna il presidente e la Giunta ad attivarsi presso il Comune di Cuneo perché l’introduzione di tale imposta possa essere discussa con franco dialogo con le associazioni di categoria e di Comune maggiormente interessate".
(Foto di Gianna Gancia tratta dalla sua pagina Facebook)